10 things you should do in Pellestrina once in a lifetime

Versione Italiana
  1. CONTEMPLATE A SUNSET: It’s one of the most beautiful experiences you can live in Pellestrina; it’s wonderful to wait for this special moment of the day, sitting on the wall in front of lagoon, staring sun while reflects and seems plunge into water framed by euganean hills . All it’s quiet, silent while magic grows.
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    A sunset in Pellestrina

  2. WALKING ALONG “MURAZZI”: it’s true, you should walk for 11km, but you will feel plenty of healthy air and beautiful landscapes. It’s marvellous watching to sea trying to reach lagoon. It’s one of the points in which these two elements are so closer than in the rest of the town. (NOW IT’S FORBIDDEN WALKING ON THE TOP OF MURAZZI)
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    Murazzi, nearby Cà Roman

  3. CHATTING WITH FISHERMANS: you will hear great stories about sea, fishing and island story, directly from the voice of the locals, but it’s better to find someone that should translate faithfully the peolple’s genuine words.
  4. LISTEN TO THE SOUND OF SILENCE: one of the several distinctive tracts of this place it’s the sound of silence; here you can barely hear Motors or annoying background noises like in the city. It’s a brilliant example of a place in which experience deep contemplation and the true integration balanced with nature and environment of daily routine.
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  5. GETTING SCARED IN FRONT OF THE HOUSE NUMBER 666 AND THEN LAUGH ON IT: one of the houses in this picture is the 666 one, if you believe in numerology or kabbala you must see this place.
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  6. TASTING LOCAL FOOD AND GET SOME “BUSSOLAI” HOME: there are many restaurants, bars and even ice cream parlour, but the biggest temptation are “Bussolai” that are just like oval breadsticks, you’ll love them! But don’t miss local food, should be a big mistake. 
  7. VISIT THE VIRGINS MARY’S APPARITION TEMPLE: Faith is true and strong here, there are many churches but the most important is dedicated to the “Virgin Mary Apparition” that was built in memory of the Apparition to a fifteen boy called “Natalino Scarpa dei Muti” in 1716.
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  8. DISCOVER A WONDERFUL SEASIDE: we dream about tropical beach and seas, but here sea it’s so clean and wonderful. Seeing is believing.
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    La spiaggia

  9. DISCOVER LOCAL BOBBIN LACE ARTISTS: One of the most important traditions of this Town, handed down by the ancestors from mother to children. Will be easy to find a woman working on a bobbin lace along the narrow streets of the island, you will live a dream made by a historical knowledge. 
  10. NOTICE HOW TIME WILL PLEASANTLY SLOW DOWN HERE: 

This video will explain what you can see, just a step from Venice.

And You? What do you love of this plac

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Scoprite le mie poesie, i Komorebi

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Un itinerario da Pellestrina a San Pietro in Volta.

Sono passati tre anni dalla mia ultima visita all’isola di Pellestrina; così tanti perché dalla fine del 2019 in poi, per ciascuno di noi, sono cambiate tantissime cose, per alcuni, decisamente troppe.

Le mie radici, ben radicate in questo territorio, per più di 900 giorni non si sono lasciate intridere dalla salubre aria salmastra, ma anche da quei profumi e colori che, con ogni parte di me, amo.

Oggi, in questa piccola cronaca, vi racconto a parole sicuramente, ma anche con qualche scatto, quella che è stata una delle pagine più belle delle mie gite fotografiche, voi stessi potrete vivere o rimodulare a vostro piacimento questa esperienza, sempre ricordando di essere turisti responsabili.

Conoscete tutti, se siete miei affezionati lettori, il territorio di Pellestrina e San Pietro in Volta, le sue tipicità, criticitá e, soprattutto, bellezze.
Infatti ve ne ho parlato anche qui: 10 cose da fare a Pellestrina almeno una volta nella vita e qui 53 anni dopo, una nuova violenta alluvione si abbatte su Venezia e le sue isole.

ITINERARIO (circa 11 fantastici kilometri): Lunedì 6 giugno 2022 son partito in direzione Chioggia, la ritengo il punto di partenza ideale per approcciare l’isola. Qui troveremo il parcheggio Giove che offre tariffe super convenienti parcheggiando l’auto all’ultimo piano, aperto ai lati, ma ben coperto. Già da qui il panorama comincerà a lasciarvi senza fiato.

Eccovi la mappa del primo tratto, poco più di 1km anche attraverso il cuore della città di Chioggia.

In questo tragitto passeremo dalla località “Isola Saloni” al centro storico, prendendo una delle tante calli che uniscono la “fondamenta del Canal Lombardo” al Corso del Popolo. Al termine di quest’ultimo, dopo aver sfiorato decine di negozi, ristoranti e bar arriveremo all’attracco di Piazza Vigo, dove ci attenderà il vaporetto della Linea 11 ACTV.

🟠 Fate attenzione 🟠 verificate la possibilità di prenotare l’imbarco se volete portare le vostre bici e ricordarevi che potrete anche noleggiarne una direttamente in isola.

Una volta acquistato il biglietto attendete l’avvio delle operazioni di imbarco e provate ad aggiudicarvi dei posti nel terrazzino posteriore del natante, la vista sarà eccezionale, ma anche non doveste riuscirvi, state sereni, il panorama è bellissimo anche dagli altri posti.

Cason da pesca nei pressi di Ca’ Roman

Se siete “amanti delle sfide” potrete aggiungere una tappa meravigliosa al vostro viaggio di scoperta, infatti chiedendo la discesa a Ca’ Roman di Pellestrina (vedi note degli orari) vi regalerete altri 3 km di itinerario a stretto contatto con la laguna ed il mare, mai così vicini lungo tutto l’arco di questo litorale, magari camminando alla sommità dei Murazzi come nella foto sottostante.

Passeggiando sopra i murazzi, verso Ca’ Roman di Pellestrina

Terminato questo tratto, a piedi o di navigazione arriverete all’attracco isolano del vaporetto, nei pressi del cimitero.

Vi raccomando di percorrere il più possibile il lato lagunare dell’isola, così da non perdere nessuno degli scorci che vedrete nelle immagini. Resta ovvio che se la voglia di mare vi dovesse sopraffare potrete affacciarvi al lato opposto e godere della vista del litorale isolano. | Scarica gratis la MAPPA DELL’ISOLA |

L’insegna che vi accoglierà all’approdo

Da qui, semplicemente proseguendo verso la Chiesa di Ognissanti, riconoscibilissima dalla sua sagoma che svetta sull’abitato, approccerete il primo tratto del borgo. Sulla sinistra vedrete una casa alta e verde, lì girando a sinistra e percorrendo la calle arriverete ai margini della Piazza del Duomo di Ognissanti che oltre all’omonima chiesa ospita anche due monumenti commemorativi, quello alla memoria di un parroco molto amato e l’altro, purtroppo più importante storicamente, che ci ricorda un mesto capitolo della seconda guerra mondiale, l’affondamento del piroscafo Giudecca, proprio nel quieto specchio d’acqua antistante la piazza.

La laguna innanzi al Duomo di Ognissanti

Proseguendo oltre verremo travolti dai toni variopinti delle case, sullo stile della più famosa Burano. Vi consiglio di rimanere nelle calli circondati dalle case in questa fase, così da acclimatarvi nel quieto vivere di questo borgo di pescatori, entrando in sintonia con una realtà dove l’unicità regna sovrana.

Uno scorcio, tra infinite sfumature di azzurro

Continuate verso nord, scoprendo le corti e le calli in cui la tavolozza si arricchisce di bellezza e gli accostamenti di ognuno creano un capolavoro, fatto di circostante.

Colori ed accostamenti unici

Supererete, ma, se vorrete, in questo tratto che vi separa dal “Tempio dell’Apparizione” potrete approfittare di un gran numero di ristoranti tipici e bar, alcuni famosissimi, altri sorprendentemente genuini. Con un occhio sempre pronto a scoprire bellezza.

I nomi delle barche sono sempre legati a delle storie, siano esse famigliari, aneddotiche o mitologiche. Tutto questo ha un fascino senza tempo.

E voi, li leggete mai i nomi sui pescherecci?

Per i più religiosi, ma anche per gli amanti dell’arte e dall’architettura in genere, imperdibile una visita al “Tempio dell’Apparizione” dedicato ai Santi Vito e Modesto.

Il Tempio, come si presenta innanzi a chi cammina o pedala lungo il lato lagunare.

Se andrete a guardare il mare da questa zona dell’isola rimarrete stupiti dal fatto che, da sopra il murazzo, distinguerete la laguna. E’ infatti uno dei punti abitati più stretti dell’isola, dunque mare e laguna si possono quasi toccare e distano meno di 200m.
Proseguiamo ancora, tra colori, profumi e, all’orizzonte nelle acque, qualche casone da pesca, strutture a palafitta il cui fascino primitivo non lascia mai insensibili.

Pescherecci e Casoni da pesca

Ed ecco, che passo dopo passo, arriviamo all’ultimo tratto del borgo di Pellestrina, il Sestier Scarpa, dove, quasi per miracolo gli spazi sinora talvolta angusti, sembrano apparentemente farsi più generosi, offrendoci così scorci come quello in cui è incastonata la Chiesa intitolata a Sant’Antonio.

Un taglio diagonale delle case e della Chiesa

E poco dopo

Da qui, sempre seguendo il corso lagunare, arriveremo ad una pista ciclo-pedonale che ci condurrà dopo circa 2 km alla frazione di Portosecco di San Pietro in Volta.

Sestier Scarpa

Unica nota da fornire, una deviazione all’altezza del cantiere ACTV verso il lato mare per poi tornare alla Laguna e proseguire.

Ed eccoci a Portosecco, località che prende il nome dal fatto che un tempo sfociava un fiume che, inesorabilmente, ha interrato il porto esistente. Qui il ritmo soave isolano pare farsi ancora più lieve e rilassante.

Le case vicino la Chiesa di Santo Stefano

Proseguendo ancora incontreremo di nuovo vari tra bar e ristoranti, oltre a quello che è al momento l’unico Hotel isolano, la Locanda Stravedo; innanzi la quale vi è un vecchio pontile usato un tempo dall’ACTV per far approdare le motonavi in un secondo punto di questo litorale e poi proseguire fino a Venezia direttamente via acqua.

Ex approdo ACTV

Proseguiamo ancora, superando il Ristorante “Da Nane” ed altre attività tra cui un bar ed una gelateria, eccoci ad uno dei punti più suggestivi, il centro di San Pietro in Volta; qui potrete trovare botteghe di cibo tipico, mini-market ed anche camion di ambulanti di prodotti freschi o vestiario/accessori casa.

Piazza di San Pietro in Volta

Vicino la Chiesa tra l’altro visse uno dei cittadini più illustri del litorale, il pittore Natalino Bentivoglio Scarpa, chiamato “Cagnaccio”.

Casa del Cagnaccio

Proseguendo arriveremo poi ad uno dei punti più belli dell’isola, una darsena in cui riposano le barche dei pescatori da cui di gode di un paesaggio mozzafiato.

Visuale dalla dighetta della darsena

Giungiamo così al capitolo finale di questa lunga, emozionante e ricca escursione, entrando nel cuore della frazione “Belvedere” (lato sinistro della foto qui sopra). Da qui vedremo la frazione “Alberoni” del Lido e la chiusura del borgo di San Pietro in Volta, con il ferry-boat che naviga innanzi a noi lungo il porto.

Qui, pensate, visse e ambientò una storia un grande maestro Disney: Romano Scarpa e il portico della foto sottostante fece parte di alcune tavole.

Il portico in località “Di Botta”

Ed infine, con la nostalgia che sale, prima ancora di abbandonare l’isola o di proseguire con la pista ciclabile fino al ferry-boat, eccoci all’ultimo fotogramma che questo posto unico ci offrirà seguendo la direzione da sud a nord.

Le panchine fronte laguna in località Belvedere

Sembra quasi un ossimoro che le panchine diano le spalle alla Laguna, ma non disperate, potrete godere del tramonto sedendovi direttamente sul muretto che guarda la laguna, affidando i vostri sogni al sole che si tuffa nelle acque mentre solca l’orizzonte dei Colli Euganei.

Perché, nessuno ve lo verrà a dire, ma qui ci sono alcuni dei tramonti più belli al mondo.

Tramonto sulla laguna

Se siete arrivati fino a qui avete condiviso con me un viaggio a tratti dalle atmosfere oniriche, in cui vi ho rivelato molto,
ma non tutto ciò che si può vedere in questo territorio unico.
Che voi scegliate di pedalarvi o camminarvi
poco importa, ma godetene appieno.
Io sognavo da anni di percorrere l’isola completamente a piedi da sud a nord, a posteriori ne sono felicissimo, certo, con le scarpe più consumate

dagli 11 km percorsi, ma con il cuore felice,
perché ha imparato tantissimi nuovi colori ed emozioni.

Buon viaggio di scoperta cari lettori e care lettrici,
dal vostro Edoardo.

PS se siete arrivati fino a qui ricordatevi che, lato mare, troverete il bus che vi potrà accompagnare verso Pellestrina per riprendere il vaporetto come da orari LINEA 11 in direzione Chioggia.

RISORSE:
IL PERCORSO COMPLETO BY GOOGLE MAPS
Scarica gratis la MAPPA DELL’ISOLA
Scarica gratis l’INTERO ARTICOLO scopri anche come essere un Turista responsabile

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Il Vianello che affondò la “Pirofregata Re d’Italia” a bordo dell’Ammiraglia Austriaca “Ferdinand Max”…
Chi si ricorda la nave incagliata?
“Cagnaccio” di San Pietro, lo scultore di tele.

10 cose da fare a Pellestrina almeno una volta nella vita…

In evidenza

English version
  1. ASPETTARE IL TRAMONTO: è certamente uno degli spettacoli naturali più suggestivi da vivere all’interno dell’isola; E’ meraviglioso infatti soffermarsi ad ammirare questo momento della giornata, seduti in riva alla laguna, mentre il sole si specchia e riempie di luminosi riverberi colorati il circostante fino a quando non scompare all’orizzonte, tuffandosi proprio lì, al cospetto dei Colli Euganei. Tutto si fa silenzioso in quegli istanti e la magia aumenta di secondo in secondo.
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    Una foto di un tramonto a Pellestrina

  2. PERCORRERE I MURAZZI A PIEDI DA CA’ ROMAN FINO A SANTA MARIA DEL MARE: è vero, sono almeno 11 km, ma la scorpacciata di aria sana e paesaggio saranno garantite. Nessuno vi obbliga a percorrerlo tutto da un capo all’altro, ma fidatevi, fare a piedi sopra il murazzo almeno il tratto da Cà Roman fino al Cimitero di Pellestrina vi farà emozionare tantissimo e giuro, non lo dimenticherete mai. Non dimenticate inoltre che in qualche tratto del percorso dai murazzi riuscirete a vedere il mare arrivare quasi a lambire la laguna.
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    Il murazzi nei pressi di Cà Roman

  3. FERMARSI A CHIACCHIERARE CON I PESCATORI: l’ecosistema locale è famoso per i prodotti ittici e derivati, non dovrete sforzarvi molto per trovare in isola persone disposte a raccontarsi un pò, ma se siete timidi potrete fare un giro nei bar o presso le imbarcazioni, comunque capiterà sicuramente anche senza andare a cercare di trarre degli aneddoti difficili da dimenticare.
  4. ASCOLTARE IL SUONO DEL SILENZIO: uno dei tratti distintivi di questo luogo è proprio il suono inconfondibile del silenzio; qui infatti non c’è frastuono di motori, rumore di fondo o smog come in città. Qui siamo al cospetto di uno dei più fulgidi esempi di contemplazione ed integrazione della vita quotidiana con la natura circostante ed il suo ecosistema.
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  5. PROVARE UN BRIVIDO DAVANTI AL CIVICO 666 E RIDERCI SU: un posto così bello può ospitare un numero così inquietante? Ebbene sì! Per gli appassionati della Cabala o della numerologia allora una tappa da non dimenticare è certamente a Pellestrina, una delle case nella foto sottostante infatti è proprio quella col civico 666.
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  6. ASSAGGIARE IL CIBO TIPICO E PORTARSI A CASA DEI BUSSOLAI: è vero, ci sono molti ristoranti, è vero ci sono bar e gelaterie, ma non me ne vogliano, i bussolai sono la più grande tentazione tra i prodotti tipici isolani.
    Impossibile non assaggiarli, impossibile resistervi!
    La stessa cosa vale comunque anche per la cucina locale, semplice e squisita!
  7. VISITARE IL TEMPIO VOTIVO DEDICATO ALL’APPARIZIONE DELLA MADONNA: in quest’isola il legame del popolo per la fede è sentitissimo, svariate infatti sono le chiese isolane e, soprattutto da citare il tempio eretto in memoria dell’apparizione Mariana a Natalino Scarpa dei Muti nel 1716. (articolo sul tema)
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  8. SCOPRIRE LA BELLEZZA DI UN MARE CRISTALLINO: siamo abituati a scenari da pubblicità, tropici o luoghi distantissimi, eppure il mare qui è pulito e bellissimo. Provare per credere!
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    La spiaggia

  9. VEDERE UNA DONNA LAVORARE AL TOMBOLO: Passeggiando sarà facile trovare una donna od una ragazza lavorare al Tombolo, una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione che conserva un fascino senza tempo visitate questo link per saperne di più
  10. ACCORGERSI DI COME IL TEMPO CAMBI PROSPETTIVA SE TRASCORSO AL RITMO DI QUESTO LUOGO: 

Il video credo rappresenti bene l’idea di ciò che si può scoprire in questo angolo di pianeta.

E voi? Cosa amate di Pellestrina?

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Siete dei turisti responsabili? Scoprite il vademecum!

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Questo è un aneddoto noto a pochi, non lo dico per farmene un vanto, ma sicuramente il fatto di aver scoperto questa chicca sul territorio d’origine la devo a mio padre, quindi un grazie risulta doveroso.

Per anni infatti mi ha raccontato di quel “famoso numero” in cui Romano Scarpa,

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La copertina di questo numero

con la collaborazione di Giorgio Cavazzano (celeberrimi personaggi della sfera Disney italica), hanno fatto trascorrere qualche ora nell’isola di Pellestrina ai due protagonisti della storia. Così, alla fine ho deciso di averne una copia solo per me, tanta era la curiosità di andare a fondo a questo aneddoto.

E così, pagina dopo pagina, ecco che d’un tratto i protagonisti lasciano, per motivi di sicurezza, la località in cui la storia era cominciata per rifugiarsi in un luogo definito: “paesino sperduto nelle lagune di Venezia”.

Ed è così che assistiamo a ciò che, per molti abitanti di tale territorio, si rivela un vero proprio sbarco nell’isola di Pellestrina.

Vi allego alcuni scatti tratti dalla storia in questione, sperando di far cosa gradita a tutti gli appassionati del mondo Disney, ma anche a chi quei luoghi li vive o li ha vissuti come abitante o visitatore.

Non è faticoso infatti riconoscere ampi tratti dei paesaggi locali.

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La partenza

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L’arrivo al “paesetto staccato dal mondo”

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L’arrivo a Portostecco – classica storpiatura fumettistica del toponimo della località “Portosecco” sita nell’isola

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Il grand hotel altro non è che una casa molto particolare situata presso la località “Dei Botta” dell’isola – lì l’autore visse

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il “Malta Garden” fu un locale dell’isola situato ove ora sorge un omonimo panificio “Ballarin Malta”

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Qui infine vediamo i protagonisti camminare sui murazzi verso Santa Maria del Mare, si intravede anche l’antico faro che sorgeva sulla diga dell’omonima località

Ed eccoci quindi a concludere questa curiosa avventura, non ho ovviamente condiviso tutta la storia perchè così potrete soddisfare la vostra curiosità in completa autonomia.

Probabilmente sia su ebay che su amazon potrete trovare questa perla, vi allego un link o due di esempio per cercarla senza problemi.

Al prossimo aneddoto cari lettori!

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Pellestrina – Lou Embo Roiter

Ed ecco i video in cui ho parlato di Pellestrina e di Venezia:

Un paese da scoprire

Oggi, per proporvi questo video, creato partendo dal mio archivio personale di foto scattate in loco, mi rifaccio al titolo di un volumetto, molto curato, che trovavo e leggevo sempre con piacere, quando avevo tempo, a casa dei miei nonni.

Il titolo era: Un paese da scoprire; mai titolo più azzeccato, oggi come all’ora, per questa gemma incastonata tra l’Adriatico e la Laguna di Venezia.
A quel volumetto facevano seguito due fantastici libri, editi sempre, se non erro, da “El Foghero” (rivista periodica locale ed omonima associazione) dedicati alla pesca in mare ed un altro a quella in laguna.

Spero con questo video di tributare un giusto vanto ad un’isola bella, vera e sincera, che da sempre ha un posto speciale nella mia storia familiare e nella mia vita.

Lasciatevi trasportare dalle immagini, come onde… e come tali, se vi fa piacere, condividete con tutti questo video (ecco un link aggiuntivo per voi copia il link da qui)

Per concludere vi ricordo i due precedenti articoli sul tema, liberi di scoprirli o condividerli a loro volta.

Un abbraccio a tutti i miei lettori.

Edoardo

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