Oggi vi voglio parlare dell’isola di cui sono originario: Pellestrina – San Pietro in Volta…
“Immaginate una striscia di terra che si dipana, con qualche ansa qua e là, per una lunghezza di circa 11km e che sia larga, mediamente 100m (con punti di minimo di poche decine di metri). Un territorio così fragile a livello strutturale diventa, insieme al più vasto Lido di Venezia, uno dei due baluardi costituiti da terre emerse a tutela di Venezia e della sua meravigliosa Laguna. Ci troviamo a Sud della Serenissima e poco distante (una bocca di porto a sud) troviamo la più famosa Chioggia. Pellestrina nel 1966 è stata colpita da una grande alluvione 🌊 e ancora oggi, i residenti più anziani,
ricordano quel catastrofico evento dicendo nel dialetto locale alcune semplici parole: “s’ha tocà el mare co la laguna” (cioè il mare ha toccato la laguna). Sarebbe banale definire questo territorio solo pittoresco, infatti ogni anfratto è permeato da tradizioni tramandate da tempi immemori e, come in altre isole lagunari, spiccano i diversi colori delle casette 🏠 che si affacciano sulla laguna e si declinano fino al mare. Il valore aggiunto però rimane la Gente del posto, cordiale, generosa, talvolta rustica e spontanea. I più fortunati, magari facendo una bella pedalata mattutina durante un periodo di villeggiatura, possono imbattersi, lungo il fronte lagunare, nei pescatori che vendono, al minuto, i frutti della pesca svolta nottetempo direttamente dalla sponda delle loro imbarcazioni. Per chi invece preferisce siano altri a preparare le specialità ci sono un buon numero di ristoranti tra cui quelli “Da Nane” o “Da Memo” a San Pietro in Volta e “Da Celeste” a Pellestrina, solo per citare i più famosi. Non mancano sorprendenti locande dove mangiare e/o dormire, come la Locanda Stravedo o ristori con piccola cucina, tutti da scoprire. I ristoranti 🐙🦑🦐🦀ovviamente si basano su menù costruiti intorno al pescato locale che giornalmente viene fornito da pescatori di fiducia isolani. Ideale poi, per chi volesse vivere un’esperienza più intensa, frequentare l’isola nei periodi delle varie sagre paesane, la più sentita si svolge nei primi giorni di agosto e festeggiando la ricorrenza dell’Apparizione della Madonna (da cui deriva il soprannome “Chiesa della Madonna dell’Apparizione” della chiesa di S. Vito), in queste occasioni vengono allestiti stand gastronomici dove con pochi euro si possono consumare piatti tipici di pesce e altre primizie marine fresche.Le spiagge, sabbiose perlopiù, si spalmano lungo tutti gli 11km dell’isola e sono libere, quindi meglio dotarsi di teli mare e all’occorenza di un ombrellone🏖.
Per un dolce ristoro ci sono tre gelaterie (due a Pellestrina e una a San Pietro in volta) e svariati bar lungo tutto il percorso lagunare.
Caratteristiche e degne di una visita anche le numerose chiese presenti nell’isola (circa 5). Menzione speciale anche per l’Oasi LIPU 🌈🐿🦔🐞🐥 (per la presenza dell’uccello fratino all’interno della macchia di bosco presente e di altra fauna tipica) di Cà Roman dotata di piccolo bar e spiaggia libera, tale località, appendice di Pellestrina, è a pochi minuti di navigazione da #Chioggia ed è collegata a #Pellestrina sia dal #Murazzo (è proprio la zona dove il #mare e la #laguna si sfiorano maggiormente e camminandovi sopra si ha la sensazione di essere avvolti dalle acque) che dai mezzi pubblici (fermata su prenotazione o solitamente sempre effettuata nelle stagioni primavera ed estate).
Un’ultima annotazione, se vi avventurerete per le “calli” (le viuzze – o corti) dell’isola potreste anche imbattervi in qualche signora che lavora al “#Tombolo“, uno dei fiori all’occhiello dell’artigianato locale, che permette di produrre meravigliosi Merletti 💎 molto simili a quelli più famosi di Burano, oppure di trovare qualche pescatore intento nel rattopare o stendere al sole le sue reti.
L’isola che non c’è, non è mai stata così vicina”. 🎉🎉🎉🎉
Una postilla a questo articolo, vi lascio con una mia poesia, scritta nel 1998 e dedicata alla mia isola natale, il titolo è “Laguna”:
Laguna
luogo incantevole
a parole indescrivibile
in cui si tuffa il sole
del quale rifletti il colore
mentre tramonta
e ci fa l’occhiolino dal pelo dell’acqua;
ci son giorni in cui sembri oro
altri in cui sei smeraldo
altri in cui non c’è orizzonte
e tu sei azzurra come il cielo
e gli stormi di candidi gabbiani
son le tue nuvole.
Una cosa in te non cambia mai
è la tua bellezza…
Update 31/10/18
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