I Segreti di Venezia: Perché una città che ami può sconvolgerti ancora (accadrà anche a te)

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”.

“A Venezia, a volte, è un dettaglio a cambiare tutto.”

Quante volte ci siamo soffermati su un dettaglio? Magari pensando alla sua unicità, a quel qualcosa che lo rende speciale e degno di essere conosciuto. Venezia, ambita e sognata da tutto il mondo, è piena di questi dettagli: spesso invisibili sotto l’immagine stereotipata, turistica e già vista della città. Io regalo un sogno diverso: scoprire il global con gli occhi del local, dove ogni piccolo segreto può trasformarsi in una rivelazione che ti sorprende. Andiamo a scoprirli insieme.

Il mio ruolo tra città e lettore

Perché ti sei avvicinato ai Segreti di Venezia?

Sono convinto di una cosa: non si smette mai di imparare e di conoscere. Venezia non sfugge a questo principio: è un macro-universo di mondi interconnessi, proprio come le isole che la costituiscono. Il mio bisogno era la risposta a un desiderio che, per ovvie ragioni, non potrò mai soddisfare. Non potrò mai ricordare o rivivere la mia “prima volta” a Venezia: quella rivelazione emozionale che ti sconvolge e ti entra nelle ossa. Ecco perché lo stupore nei Segreti di Venezia non parte dal generale, ma dallo specifico: prendere un micro-dettaglio, raccontarlo e farlo diventare tessera del mosaico cittadino. Un’espressione singola della pluralità unica di Venezia.

Il cuore di Melusina

Recentemente mi hanno raccontato che alle ancorette portafortuna tutti le toccano senza sapere perché, anche un veneziano. Come ti fa sentire sapere certe cose prima degli altri?

Mi onora. Perché quando scopro qualcosa — un perché, un dettaglio minuto che divampa e si fa grande — ho l’onore di poterlo raccontare. Di farmi veicolo di qualcosa la cui misura, per dignità e importanza, non è minimamente comparabile alla mia.

Da dove è nato il tuo percorso alla scoperta dei Segreti di Venezia?

Il percorso è partito dalla volontà di rendere visibile ciò che già era sotto gli occhi di tutti, ma che spesso sfuggiva. Alcuni segreti li ho scoperti passeggiando, osservando la città; altri leggendo articoli o post isolati online. Tutto è unito da un filo invisibile: Venezia.

I segreti che parlano alla città

Molti percepiscono Venezia come una città già raccontata mille volte. Cosa ti ha spinto a credere che esistessero ancora segreti da svelare?

Ci sono tantissime storie, tutte con dignità, ma alcune mi legano visceralmente: i Signori della Notte, Riva de Biasio, Orio e Melusina, le Ancorette. Una città ricca di storia come Venezia, eclettica e poliedrica, non poteva che custodire infinite storie sotterranee da raccontare.

I Signori della Notte

Cosa accomuna questi racconti e cosa li distingue, da attrarre così tanto la tua attenzione?

Perché sono moderni, efferati, mitologici, scaramantici. Ognuno unico nella sua polarità, ma di pari forza di attrazione per chi si lascia catturare.

Quando scegli quale segreto raccontare, cosa ti guida di più: la storia, il luogo o l’immaginare l’effetto sul lettore?

Talvolta immagino di dialogare con chi legge, come se ci fosse un botta e risposta tra “ti voglio raccontare” e “vorrei tu mi dicessi”. Alcuni segreti mi hanno sorpreso: quelli che sembravano banali si rivelano potenti per i lettori. Così seguo l’istinto, ma sono loro a decretare quali affascinano.

Come trasformi queste intuizioni in qualcosa di concreto?

La mappa dei segreti, per esempio, è lo strumento che io stesso avrei voluto avere: scartarli come cioccolatini, uno dopo l’altro. Immaginate una persona che conosce già San Marco, Punta della Dogana, Rialto… cosa resta se non perdersi in un altrove nascosto dal turismo di massa? La mappa premia non la corsa a ogni meta, ma il piacere di una prospettiva nuova, anche con solo due ore in città.

Riva de Biasio

Come immagini che chi ti legge possa vivere il senso di “altre prime volte” grazie alla mappa?

L’importante è cominciare, non conta come o dove. Ognuno segue ciò che sente nel momento: magari perché si trova vicino a una calle e decide di entrarci. La mappa aiuta, ma non guida rigidamente. Il vero fulcro è godere Venezia da angolazioni inedite.

C’è stato un momento in cui hai capito che questo progetto non era più una semplice curiosità personale?

È stata una “rivelazione”: Venezia non è un singolo luogo, ma la somma di ogni sua moltitudine. Ogni sestiere, campo, calle, finestra è Venezia, ma non sarà uguale per ciascuno. E pluribus unum.

Una delle ancorette “portafortuna”

Come scoprirli e viverli

Quando lavori su un nuovo segreto, cosa ti guida per prima cosa?

La somma di tutto: storia, luogo, suggestione, e il pensiero di chi leggerà. Sapere che anche io ho dovuto scoprire e capire certe cose una prima volta mi avvolge ancora del fascino della scoperta.

Quando trasformi un segreto in un racconto, che ruolo hai tra Venezia e chi ti legge?

Mi faccio tramite. Custodisco qualcosa presente nei libri, nelle carte, nelle menti, e lo restituisco in forma orale, come un vecchio che racconta ciò che ha visto e scoperto. Rinnovo l’eternità di quei fatti, non delle nozioni.

Perché continuare a cercare

C’è un momento in cui hai capito che raccontare i segreti era un bisogno e non solo passione?

Torniamo ai cioccolatini: ne assaggi uno e non ti basta più la scatola. Così sono i segreti. Non è l’atto rivelatorio, ma il gusto di andare avanti, percependo che più ne riveli e più se ne dischiudono. Potenti o meno, poco importa: il fulcro resta la città che ha sempre da raccontare.

Chi ti legge cosa cerca davvero?

Si aspetta un sito classico, magari esperienze edulcorate. Ma trova altro: un piccolo mondo gentile, in cui qualcuno, se ti perdi, ti dice semplicemente “vai di qua, non sbaglierai”. Come mi capitò a Londra, vicino al Tamigi, con una signora che senza parole mi indicò il luogo perfetto per fotografare. Così i lettori scoprono anche Venezia in compagnia, senza guida ufficiale.

Cosa offre un segreto che una guida tradizionale non può dare?

Non mi sostituirò mai a una guida. Il mio compito è dare uno stimolo, una chiave per esperienze al 90% fuori dai flussi inflazionati. Sono complementare: permetto di percepire Venezia in modo diverso, senza dire dove andare o cosa fare.

Il senso ultimo dei Segreti di Venezia

Se dovessi spiegare perché vale la pena scoprire i segreti, cosa diresti?

Venezia è sognata da tutto il pianeta, ma spesso in modo stereotipato. Io regalo un sogno: scoprire il global con gli occhi del local. Cercarli è stato un piccolo sogno che, segreto dopo segreto, si è trasformato in un baule di pin conficcati nel sughero della mappa. Ogni pin è un invito a vedere, sentire e vivere Venezia in modo unico.

La mia presentazione su youtube @trarealtaesogno

Tutti questi segreti e racconti, prima o poi, diventeranno un libro?

Senza dubbio, l’idea c’è e cresce con ogni storia che scopro. I Segreti di Venezia non sono solo aneddoti sparsi: sono tessere di un mosaico unico, e vorrei che chi legge potesse avere tra le mani quell’esperienza completa, in un formato che duri nel tempo. Non è solo un progetto personale, ma un invito a condividere un universo di dettagli e suggestioni che meritano di essere custoditi. Un libro sarebbe il modo più naturale per far dialogare la città con chi la ama e con chi, come me, ha scoperto che ogni piccolo segreto può diventare eterno.

Ultima domanda: che consiglio daresti a chi vuole vivere Venezia come la vivi tu?

Abbandona le mappe e gli itinerari inflazionati. Lasciati sorprendere, perditi e ritrovati. Può sembrare in contraddizione con il mio progetto, ma non lo è. Tante volte ho riposto la mappa e sono stato guidato a destinazioni che oggi sono articoli. Non esiste giusto o sbagliato: esiste Venezia, e ciascuno può raccontare i propri “Segreti di Venezia”. Se riveli qualcosa di ignoto a chi ti ascolta, anche tu diventi autore grazie alla tua esperienza.

Per concludere

Venezia non smette mai di sorprendere chi sa guardarla con attenzione. Ogni calle, ogni ponte, ogni leggenda nasconde un piccolo segreto, un dettaglio che aspetta solo di essere scoperto. Raccontarli non significa possedere la città, ma restituirle la sua vita e condividerla con chi desidera viverla davvero.

E tu? Quale segreto di Venezia hai scoperto o sogni di scoprire? Condividilo nei commenti, tagga chi vorresti portare con te o aggiungilo alla tua mappa dei luoghi nascosti. Perché ogni storia, anche la più piccola, diventa parte del grande mosaico che è Venezia.

Scoprire Venezia è un viaggio che non finisce mai: più riveli, più si aprono nuovi mondi da esplorare.

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Scopri la mappa segreta di Venezia: oltre 100 Segreti di Venezia e altre curiosità da esplorare

Qui sotto trovi la mappa interattiva dei Segreti di Venezia, con tutti i luoghi geolocalizzati. Ogni pin ti condurrà direttamente all’articolo corrispondente, permettendoti di esplorare la città seguendo le tracce dei racconti e di scoprire angoli nascosti e curiosità come mai prima d’ora.

Per una navigazione completa, nella pagina indice di tutti gli articoli troverai lo stesso approccio: ogni segreto, oltre alla classica divisione per Sestiere, è collegato alla sua posizione sulla mappa, pronta a guidarti tra i misteri, le storie e le leggende di Venezia. La maggior parte degli articoli è geolocalizzata nel punto reale in cui si svolgono i fatti, mentre alcuni trovano una collocazione più “metaforica”, evocando luoghi legati al racconto più che alla posizione fisica.

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I Segreti di Venezia: Il Meraviglioso Squero San Trovaso, la Culla delle Gondole – Dorsoduro

Introduzione:
Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un’immersione nel cuore della città delle acque, alla scoperta delle sue meraviglie nascoste e dei suoi segreti. In ogni articolo, sveleremo un aspetto unico di Venezia che la rende affascinante e misteriosa. Esploreremo l’incantevole Squero San Trovaso a Venezia, uno dei luoghi magici dove prendono vita le gondole. Scopri la storia di questo squero storico nel cuore di Dorsoduro e immergiti nella maestria degli artigiani che danno forma alle imbarcazioni più affascinanti di tutta la laguna veneziana. Un viaggio nel tempo tra tradizioni e arte.

Contestualizziamo:
Nel sestiere di Dorsoduro, spiccano due degli squeri più antichi di Venezia: lo squero Tramontin, gestito dalla famiglia Tramotin dal 1884, vanta una collezione di strumenti antichi. Il secondo, lo squero di San Trovaso, risale al 1600 e si affaccia sul rio San Trovaso. Inoltre, nel quartiere Giudecca, è presente il più giovane “Dei Rossi Roberto”, fondato nel 1983.

Una gondola in restauro

Questi cantieri sono specializzati nella costruzione delle gondole, iconiche imbarcazioni veneziane, e in passato, anche di altre imbarcazioni a remi, ora in gran parte sostituite da barche a motore. Ogni dettaglio racconta una storia unica, rendendo San Trovaso un tesoro inestimabile.

Gondole rimessate e pronte a tornare nelle acque lagunari

A vederli vi sentirete dei viaggiatori che, d’improvviso, hanno scelto una fermata speciale nello spazio-tempo, quella che profuma di tradizioni secolari.

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Itinerario:
Per raggiungere lo squero San Trovaso a piedi da Piazzale Roma, segui questi passi (se partite dalla stazione saltate il punto numero 1):

  1. Dall’area di Piazzale Roma, dirigiti verso sud-est attraversando il Ponte della Costituzione (detto anche Calatrava), che attraversa il Canal Grande.
  2. Una volta attraversato il ponte, prosegui dritto per Campo San Simeon Grande.
  3. Da Campo San Simeon Grande, continua verso est lungo la Fondamenta San Simeon Piccolo, mantenendoti sulla sponda destra del Canal Grande.
  4. Attraversa il Ponte dei Pugni e prosegui lungo la Fondamenta Zattere ai Gesuati.
  5. Continua a seguire la Fondamenta Zattere ai Gesuati fino a raggiungere lo Squero San Trovaso sul tuo lato destro.

Ricorda che queste indicazioni sono valide al momento della stesura a dicembre 2023.

Un pittore che immortala lo squero poggiato sulla riva ove è stato impresso il livello dell’acqua alta del 2019

Ricorda che vedrai uno dei luoghi più iconici ed instagrammabili della città, non sarà difficile trovare studenti dell’Accademia di Belle Arti o più semplicemente Pittori ritrarre questo scorcio unico al Mondo.

Vista d’insieme

In conclusione, esplorare gli antichi squeri, come quello di San Trovaso, significa immergersi nella storia e nelle tradizioni della costruzione delle gondole e delle altre imbarcazioni tipiche veneziane. Un viaggio che non avviene solo all’interno dello spazio fisico, ma anche nel tempo, dove l’arte e la maestria artigiana si fondono per dare vita a uno degli iconici simboli della città. Sarà un’esperienza che stimolerà i vostri sensi e vi lascerà con un ricordo indelebile della Venezia unica ed autentica. Se ne avrete la possibilità, non perdete l’occasione di visitare questo luogo straordinario che cristallizza l’anima della laguna e delle sue antiche tradizioni.

Continua a seguire la serie “I Segreti di Venezia” per scoprire altri luoghi affascinanti e curiosità nascoste che rendono questa città così straordinaria. Venezia è pronta ad aprirti le porte per rivelarti ancora di più dei suoi segreti.

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I Segreti di Venezia: La Libreria Acqua Alta – La libreria più bella del Mondo è nel Sestiere di Castello

Introduzione:
Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un’immersione nel cuore della città delle acque, alla scoperta delle sue meraviglie nascoste e dei suoi segreti. In ogni articolo, sveleremo un aspetto unico di Venezia che la rende affascinante e misteriosa. Il luogo di Venezia in cui ci avventureremo oggi è una libreria unica al Mondo!

Contestualizziamo:
La Libreria Acqua Alta come già detto è un luogo di unicità, ogni libro in essa esposto è riposto al riparo dalle acque e sono sistemati in arredi unici come vasche da bagno e imbarcazioni veneziane. La libreria offre una vasta selezione, principalmente di libri usati o fuori catalogo, con una sezione dedicata alla città e alle sue straordinarie meraviglie.

La visione dall’esterno della libreria.

Una volta entrati scoprirete un’atmosfera unica, in un viavai di persone che, a migliaia, la visitano quotidianamente, non riuscirete a soffermarvi su un solo dettaglio, ma verrete presi da una “folle” smania di scoprire di più e di più intorno ad un luogo che, nell’unicità di Venezia è riuscito a rendersi unico a sua volta.

Prospettiva interna con la Gondola Libreria
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La posizione:
Per raggiungerla vi basterà seguire le indicazioni per l’Ospedale e, una volta lì, sarà nelle immediate vicinanze. È certamente una delle zone più belle di Venezia, intima e caratteristica, distante in linea d’aria meno di 200 metri dall’Arsenale, da Piazza San Marco e dal Ponte di Rialto.

Imperdibile la vista della Gondola che si fa scaffale ricolmo di libri, dividendo in due piccoli corridoi lo spazio interno vicino al bancone che fa da cassa.

La Poltrona e la vista sulla Gondola

Un altro aspetto che la rende meravigliosa è una affascinante scala realizzata con libri destinati al macero, in quanto rovinati, riciclati come mattoni e gradini per una scalinata che affaccia verso il canale adiacente. Un’opera d’ingegno e creatività che rende onore ad un luogo così speciale.

Infine, sul fondo della libreria nel lato destro, l’ultima atmosfera da sogno, nelle vicinanze di una poltrona vintage, ecco un affaccio sul canale presso cui è attraccata una Gondola in cui ci si può scattare qualche selfie. Una vera gemma!

Vi raccomando se passerete da Venezia di visitare questo luogo unico e, se proprio non troverete un libro che si adatti al vostro gusto, fate comunque una piccola offerta, perchè in questa libreria vivono dei gatti che vengono curati dal titolare e che, non di rado, dormono sopra i libri.

Alla fine della visita, quando avrete attraversato corridoi di libri e scoperto gli angoli più affascinanti della Libreria Acqua Alta, vi ritroverete con più di una storia da portare con voi. È un luogo dove le parole danzano sulle pagine e si riflettono nei canali circostanti, un’esperienza unica che lascia un’impronta indelebile nella vostra memoria. Vi invito a scoprire questo scrigno di meraviglie veneziane, a perdervi tra le pagine e le gondole di libri, e a lasciare che la magia di Acqua Alta vi ispiri come solo Venezia sa fare. A presto tra le calli e i canali, con la speranza che la vostra prossima pagina si scriva proprio qui, in questa straordinaria libreria veneziana.

Continua a seguire la serie “I Segreti di Venezia” per scoprire altri luoghi affascinanti e curiosità nascoste che rendono questa città così straordinaria. Venezia è pronta ad aprirti le porte per rivelarti ancora di più dei suoi segreti.

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I Segreti di Venezia: Punta della Dogana – l’Ombelico del Mondo si trova a Venezia Dorsoduro

Introduzione:
Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un’immersione nel cuore della città delle acque, alla scoperta delle sue meraviglie nascoste e dei suoi segreti. In ogni articolo, sveleremo un aspetto unico di Venezia che la rende affascinante e misteriosa. Il luogo di Venezia in cui ci avventureremo oggi è uno dei più iconici e affascinanti e, ciononostante, non tra i più frequentati. Oggi parliamo di Punta della Dogana.

Contestualizziamo:
Punta della Dogana
è situata all’estremità della Punta della Dogana Grande e si trova in una posizione iconica a Venezia.

Una vista dal Ponte dell’Accademia sul Canal Grande verso Punta della Dogana

La sua storia è legata all’antico sistema doganale veneziano, dove le merci venivano controllate e tassate. Oggi, Punta della Dogana è diventata un centro culturale di fama mondiale grazie al suo utilizzo come spazio espositivo per la Fondazione Pinault. Questo luogo unisce la ricca storia commerciale di Venezia con l’arte e la cultura contemporanea, rendendolo un punto di riferimento per i visitatori di tutto il mondo.

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La posizione:
Punta della Dogana è facilmente raggiungibile e permette di godere di una bellezza veneziana insolita, ma che arriva dritta al cuore, permettendoci di sentirci dentro un vortice di emozioni. A passo blando la si raggiunge in 30 minuti circa e, una volta lì, si può ammirare il paesaggio circostante: Piazza San Marco sulla sinistra, innanzi a noi la magnifica isola di San Giorgio e, infine, l’abbraccio delle acque e dell’intera città che si dipana intorno.

Il mio tragitto preferito è quello che, partendo da Piazzale Roma o dalla stazione dei treni, permette di raggiungerla percorrendo dapprima la zona del Ponte tre Ponti, per poi avvicinarsi passo dopo passo alla Fondamenta Zattere che fa da piacevole passeggiata introduttiva a questa meraviglia. Vi lascio qui un link con la mappa di google del percorso.

Con il suo fascino intramontabile e la ricca storia che l’accompagna, Punta della Dogana rappresenta un luogo unico a Venezia che merita assolutamente di essere esplorato. La sua posizione strategica all’incrocio tra il Canal Grande e il Canal della Giudecca la rende un punto di incontro di storie e culture, una sorta di ombelico posto al centro della meravigliosa città lagunare.

Una barca attraccata a pochi metri da Punta della Dogana.

Ti invitiamo a scoprire questa affascinante area, a percorrere le sue rive panoramiche e a visitare la Fondazione Pinault che ospita spettacolari mostre d’arte contemporanea. Punta della Dogana è un vero e proprio scrigno di segreti, un luogo dove il passato si fonde con il presente in un mix unico di tradizione e innovazione.

Spero che questo breve articolo su Punta della Dogana ti abbia incuriosito e ispirato a visitare questa affascinante area di Venezia. Punta della Dogana è solo uno dei tanti segreti che la città ha da offrire, e, come ogni angolo di Venezia, racconta una storia unica. Continua a seguire la serie “I Segreti di Venezia” per scoprire altri luoghi affascinanti e curiosità nascoste che rendono questa città così straordinaria. Venezia è pronta ad aprirti le porte per rivelarti ancora di più dei suoi segreti.

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The Heart of Venice: Exploring the Symbolic Center of the Universe

I’m not used to posting photos of myself, but this time I’ll make an exception.

First of all, I want to thank Silvia, dear wife, who perfectly captured the moment I wanted just as I had imagined it.

You can feel all the magic, poetry, and history, in fact the stories, that this corner of the world can tell us.

When I stop there for a moment, I feel like I’m at the center of the universe; thanks to this photo, I’ll be able to remember the feeling forever.

❤️ Thank you Punta della Dogana

❤️ See you soon Venice

HERE’S A MAP FROM GOOGLE OF WHERE I AM IN THIS PIC.