Il turismo verso luoghi inusitati della nostra Italia sta aprendo frontiere e possibilità, fino a qualche anno fa impensabili, per alcune zone dove il turismo stesso era solamente una nicchia microscopica dell’economia dei territori interessati.

La sintonia col mondo circostante
Il bigbang è nato con la massimizzazione della diffusione di contenuti online, si parte dai semplici selfie, si passa attraverso i blog settoriali, per giungere ai video su youtube e molto altro, perchè in fondo con un pizzico di google e pazienza si arriva ovunque; siamo tutti coinvolti inoltre in una competizione virtuale che, perlopiù bonariamente, ci porta a rivelare al nostro universo di followers i posti più speciali che visitiamo, quei tesori che la nostra penisola sa custodire meglio di molte altri anfratti del globo e che ognuno di noi è orgoglioso di essere stato in grado di scoprire.

Cerchiamo il contatto con l’ecosistema che visitiamo
Eppure a conseguenza di un movimento così innocente, ecco crescere il grido contro un turismo troppo frivolo e spregiudicato che spesso si macchia di comportamenti deprecabili verso l’ambiente, irrispettosi del luogo visitato, o peggio, degli abitanti.
Il tutto magari solo per incorniciarsi in un selfie che possa regalare mezzo secondo di vanagloria in un turbinio di cuoricini virtuali.
Non esiste moneta in grado di ripagare i danni causati ad un ecosistema, naturale od economico che sia, figuriamoci se possiamo ripagarlo in “cuoricini”.
E allora che fare? Ci armiamo di spingarde e proteggiamo le nostre terre? Prendiamo le barche e presidiamo mari e lagune dispiegando l’artiglieria? Assolutamente no!
La soluzione per ottenere del buonsenso dal prossimo penso sia proprio apparire dotati di buonsenso a coloro da cui ne pretendiamo.
E per i problemi di natura logistica, come residenti, dobbiamo appenderci e strattonare le giacche dei potenti, affinché i mezzi siano equi ed efficienti sia per gli abitanti che per i turisti, perchè gli uni possono giovare dagli altri trovando il giusto equilibrio (tema peraltro fortissimo in quel di Pellestrina ogni anno).
Ricordiamoci sempre che il valore di una meta è composto da due fattori fondamentali: 1) cosa offro?
2) chi cerca quello che offro?
Senza questi due ingredienti il discorso non può nemmeno cominciare
Chi è il turista? Si tratta di un viaggiatore mosso da scopi di svago o da interessi d’ordine culturale nei confronti dei luoghi visitati. (fonte Treccani.it)
Ma a questo punto, sappiamo bene chi sia e cosa cerca un turista da una meta, ma invertendo la prospettiva, chi sa cosa si aspetta la meta stessa (intesa come territorio e popolazione all’unisono) dal turista?
Prima di salutarci, eccoti un elenco di semplici regole che, qualsiasi turista dotato di cuore, dovrebbe rispettare:
- Ricordati che la vacanza è anche un momento di confronto con una cultura diversa. Cerca di adattarti agli usi e costumi locali, senza imporre le tue abitudini e stili di vita. Ospite non significa padrone di casa.
- Sii decoroso, dall’educazione all’abbigliamento, specie se visiterai luoghi di culto; sostieni le microimprese locali e scopri l’artigianato o la cucina locale, porterai a casa i veri tesori di quel paese. Sii onesto e mostra gratitudine.
- Il luogo che visiti non è la tua città, ma fa parte del tuo stesso pianeta. Rispetto.
- Apriti all’universo che stai scoprendo, confrontati con gli abitanti del luogo, sono i migliori consiglieri. Scopri le abitudini, i ritmi e la vita da una nuova prospettiva, la loro. Immedesimarsi nei residenti.
- Le immondizie si possono gestire bene, non rendere barbare le tracce del tuo passaggio, la spazzatura è tua finché non trovi un cestino. Pulizia dell’ecosistema.
- I bambini si possono divertire, ma richiamiamoli quando esagerano; il fumo si può gustare, ma solo se non reca danno a terzi e ove consentito, i cani sono meravigliosi, ma qualcuno potrebbe averne paura ricordalo. Pensare al prossimo.
- Qualcosa potrebbe non piacerti, ma non sempre la colpa è di qualcuno, ridiamoci su. Manteniamo la calma.
- La strada non sempre è ampia, se siete in tanti provate a stare in fila nei passaggi più stretti o lungo i marciapiedi. Farsi da parte non ha mai ucciso nessuno.
- Prediligi trasporti e attività ricettive locali, sono esperienze genuine. Tipicità.
- Sii onesto nelle recensioni, se un moscerino disturba il tuo pasto o un cameriere compare nel tuo selfie, ciò non significa che il luogo sia sporco o le persone siano maleducate. Molte attività dipendono da quel maledetto pollice che come una spada di Damocle sancisce le scelte degli avventori. Sincerità.
- La musica e la tua voce non dubito siano bellissime, ma moderane il volume.
A te piace, ma agli altri potrebbe non piacere. - Le tue foto saranno bellissime, ma il paesaggio è di tutti, prenditi il tempo necessario senza abusarne. Altruismo.
- Ogni passo serba della storia, non rubarti pezzi di paese per la tua vetrina in salotto. Proteggi i tesori scoperti.
- Se qualcosa non ti è piaciuto, se qualcosa si può e si deve migliorare, fallo sapere, in fondo tutti i comuni hanno una mail nel 2020. Aiutare i residenti in battaglie giuste.
- Al ritorno riflettiamo sulla fortuna avuta potendo scoprire tante cose nuove. Autenticità.
Scarica gratis il pdf delle regole del buon turista!
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