Cos’è una fotografia…? Raccontare l’abbandono – Veneland

Uno dei compiti più ardui quando si cerca di ritrarre luoghi abbandonati è evitare di cadere nella tentazione di volerne esaltare la storia, tanto da risultare iperbolici. Dal punto di vista dei contenuti, quando decidiamo di dedicarci a questo tipo di reportage, bisogna raccontare in maniera fedele ciò che il luogo ci trasmette o ricorda, senza artifizi di sorta.
Infatti il solo fatto di entrare in un luogo chiuso o abbandonato è foriero di curiosità per chi dovesse imbattersi nel nostro lavoro.

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Veneland – Vista interna

Idealmente la galleria dovrà essere composta da un massimo di dieci immagini, così da non superare il labile confine della noia e della monotonia per chi osserverà il nostro operato, ma dovrete anche dare dei cenni di cosa state raccontando.

La scelta più ovvia per un reportage di abbandono dai forti caratteri vintage è certamente il filtro bianco e nero, ma, ricordate, che se il luogo è stato oggetto di visite da parte di street artist o graffitari i loro pezzi variopinti perderanno di vis comunicativa se pubblicati in variante monocromatica.

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Veneland – Contrasti murali

Il luogo, per la mia esperienza, ideale in cui “portarvi” virtualmente per questo excursus di foto a luoghi abbandonati è “Veneland” (link google maps), un ex parco a tema a cavallo delle province di Venezia e Treviso, in una zona semi periferica del comune di Mogliano Veneto.

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Veneland – Interno

Il tema dominante del parco era il divertimento per le famiglie e il richiamo della vicina Venezia, specialmente con l’arco all’ingresso (tuttora visibile anche da google maps) che allude alle fattezze del Ponte di Rialto.

L’attività durò meno di un lustro, a partire dalla fine degli anni ’70, ma il business plan prevedeva l’ampliamento progressivo con altre aree tematiche dedicate ad altri luoghi celebri del Mondo.

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Veneland – Decadenza e vandalismo

Ma come ha potuto, un posto così particolare, chiudere così velocemente?

Il motivo della chiusura é dovuto al fatto che, i vari soci, giudicavano gli incassi troppo bassi. Notare che la società, fin dal secondo anno, già guadagnava!

Quando il fondatore cercò di incoraggiare i soci, dicendo loro che questo era già un enorme successo per il parco (non è cosa da tutti guadagnare da subito), e che i grandi numeri sarebbero arrivati col tempo, questi hanno preferito tornare alla più remunerativa (all’epoca) professione di giostrai, perdendo così un’opportunità unica. Basti pensare che ci sarebbero state addirittura due banche disposte a sostituire i soci per finanziare il grosso ed ambizioso progetto di sviluppo, ma sopraggiunti motivi di famiglia (gravi) del fondatore, l’hanno fatto desistere dal mettersi da solo in questa grande avventura…

Ma cosa prevedeva questo grandioso progetto? Beh…il MasterPlan di ampliamento prevedeva già nei primi anni ’80 un resort con alberghi, ed uno sviluppo del parco in stile EPCOT, con le nazioni d’Europa e del mondo attorno ad un enorme lago!!!

>fonte<<

Pensate che c’era pure una sezione con pizzeria e ristorante, proprio come il “Gardaland” della situazione.

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Veneland – Cucine e zona ristoro

Eppure non ce la fece e qualche graffitaro si è divertito a dare una sua personalissima versione dei fatti, probabilmente in netto contrasto con la realtà dei fatti.

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Veneland – Qui non c’è mai stata vita…

Spero che questo reportage vi sia piaciuto e, soprattutto, vi abbia incuriosito. Magari dandovi anche una linea guida su come raccontare ed immortalare storie simili o diverse da questa.

Internet è pieno di risorse su questo luogo affascinante, non vi resta che scoprirlo.

Sintonizzatevi con rispetto per persone e storie dei luoghi che visiterete, con un pizzico di attenzione, perché ciò che è decadente… certamente potrà essere anche pericolante!

Buona luce!

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Cos’è una fotografia…? La foto di strada

Spesso quando sentiamo parlare di fotografia di strada, la celeberrima street photography, cadiamo in un mondo immaginifico in cui distinguiamo ben poco di ciò che possa rappresentare.

Effettivamente la fotografia di strada si può declinare in svariate modalità, una vera moltitudine di sottogeneri che hanno un tratto comune: ritrarre la realtà nel suo contesto più spontaneo, come ad esempio luoghi pubblici.

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Il passante tra le calli – Caorle 2020

Ne sono esempio la foto qui sopra e la seguente, in cui ho immortalato un passante tra le calli di Caorle stando appostato e pronto a scattare al momento propizio (ovviamente è consigliabile sfocare il volto ove apparisse in maniera riconoscibile) ed un pescatore intento a sistemare le reti.

Un aspetto fondamentale delle fotografie “street” è la leggibilità della dinamica, se ritrarrete un soggetto statico, od in modo inappropriato, potreste non ottenere lo stesso potere comunicativo di qualcuno che sta vivendo il proprio istante.

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Sistemando le reti

La fotografia di strada, come tutti i generi, permette ampissimi margini di creatività e libertà d’azione, ma ricordate sempre che il racconto che volete far trasparire non dovrà mai essere lesivo della dignità di coloro che ritrarrete e, tantomeno, avere finalità di denigrare il prossimo.

Buona luce!

 

31/12/2019

Un anno che si chiude 📆 , chissà quante emozioni, ricordi, gioie o dolori ciascuno di noi ha attraversato.

Eppure il tempo è una misura plasmata dall’uomo per rendere “visibile” e misurabile lo scorrere ⏳ dell’esistenza.

Vero che nell’intimitá della materia tutto scorre 🌅, riferendomi al “panta rei” di Eraclito, o al più moderno, ma settecentesco: “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” citando Lavoisier.

Cosa io intenda forse vi chiederete? Ebbene il messaggio 📝 è questo: lo scorrere vitale, scandito appunto dal tempo ⏳ , altro non è che l’alternarsi di scelte che dipana il nostro percorso terreno.

Quello che auguro a ciascuno di voi 🙋🏻‍♀️🙋🏻‍♂️, cari Lettori, è che il 2019 sia un bagaglio 📦 lieto da portare attraverso, l’ormai prossimo, 2020.

Perchè tante volte la felicità 🙂 passa dall’esperienza o dal non reiterare gli errori ⛔️ che rendono pesanti i nostri bagagli 📦.

Sereno e felice 2020 a tutti voi 🥂🍾

Un sorriso 😊.

Edoardo