Echi del passato: una guida alla toponomastica veneziana

“Il Latino, cosa centrerà mai il Latino, non scherziamo…” lo sento già l’eco di stupore e disappunto per quello che sto per farvi leggere, ma la verità, anche quando è “scomoda” va comunque rivelata.

Venezia è un dedalo di connessioni infinite, tra ponti, calli, campielli e poi molto altro, ma sappiamo dare un significato ad ognuno degli appellativi tipici della toponomastica Veneziana?

Ecco per voi una breve guida per “orientarvi” tra cotanti concetti:

CALLE: eccoci al Latino, questa parola, peraltro declinata anche in calle larga, colletta o callesella, deriva dal Latino “Callis” che sta a significare: sentiero, viuzza.

SALISADA: Strada selciata; è voce presente nella toponomastica di Venezia per designare le prime strade dotate di pavimentazione.

CAMPO: la principale caratteristica è l’ampia dimensione, inoltre spesso non erano selciati e, dunque, anticamente risultavano pieni di coltivazioni.

LISTA: sono le vie che, con apposite pietre bianche, segnavano la fine della zona di immunità dei diplomatici che vivevano in città, famosissima per esempio la Lista di Spagna, che dalla Stazione ferroviaria di Venezia ci porta fino a Campo San Geremia.

RIO TERÀ: indica una strada pedonale costruita sopra ad un canale interrato;

PISCINA: luoghi in cui le acque alte formavano vere e proprie vasche d’acqua in cui, una volta defluita la marea rimaneva intrappolato del pesce, pronto così a farsi catturare.

RAMO: sono piccole derivazioni delle calli, spesso a vicolo cieco.

Inoltre i nomi delle calli ci indicano le professioni svolte, ad esempio: calle del forno, calle del tagiapiera, calle dei fabbri, calle dei botteri, calle del spezier, calle delle rasse; in altri casi ci rimandano ad altari o angoli sacri come nel caso di: calle del Cristo, calle della Madonna,Calle del Paradiso; oppure, non meno frequente, le calli prendevano nome dalle famiglie nobili che le hanno frequentate o abitate: calle Dolfin, calle Benzoni, calle Da Ponte, calle Vallaresso, calle Bressana; infine ci sono anche le calli i cui nomi sono figli di eventi rilevanti o funzioni specifiche, quali anche gli omicidi, è il caso di Calle degli assassini.

Le calli hanno una larghezza che varia dai 53cm agli 8m, se volete provare il brivido provate a passare in Calle Varisco, con i suoi 53cm impone un senso unico alternato.

Nelle vicinanze de l’Arsenale, nei pressi di Calle Venier, vi è uno dei passaggi più angusti di Venezia e, come vedete dall’immagine, ci passo appena.

Ma perché Venezia è così ricca di passaggi angusti? Semplice! Perché i Veneziani erano obbligati a lasciare un passaggio per ottenere i permessi a costruire, trovandosi così costretti a ingegnarsi nel lasciare meno spazio possibile per il passaggio delle persone negli spazi concessi.

E voi? Lo sapevate?

Al prossimo articolo…

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Cos’è una fotografia…? La foto di strada

Spesso quando sentiamo parlare di fotografia di strada, la celeberrima street photography, cadiamo in un mondo immaginifico in cui distinguiamo ben poco di ciò che possa rappresentare.

Effettivamente la fotografia di strada si può declinare in svariate modalità, una vera moltitudine di sottogeneri che hanno un tratto comune: ritrarre la realtà nel suo contesto più spontaneo, come ad esempio luoghi pubblici.

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Il passante tra le calli – Caorle 2020

Ne sono esempio la foto qui sopra e la seguente, in cui ho immortalato un passante tra le calli di Caorle stando appostato e pronto a scattare al momento propizio (ovviamente è consigliabile sfocare il volto ove apparisse in maniera riconoscibile) ed un pescatore intento a sistemare le reti.

Un aspetto fondamentale delle fotografie “street” è la leggibilità della dinamica, se ritrarrete un soggetto statico, od in modo inappropriato, potreste non ottenere lo stesso potere comunicativo di qualcuno che sta vivendo il proprio istante.

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Sistemando le reti

La fotografia di strada, come tutti i generi, permette ampissimi margini di creatività e libertà d’azione, ma ricordate sempre che il racconto che volete far trasparire non dovrà mai essere lesivo della dignità di coloro che ritrarrete e, tantomeno, avere finalità di denigrare il prossimo.

Buona luce!