Sembra la domanda, innocente ma al contempo pungente, che un bambino o una bambina potrebbero rivolgere a un genitore o a un insegnante: “Di cosa è fatta una poesia?” Se colti alla sprovvista, proprio come un infante saprebbe fare, potremmo trovarci impreparati, incerti di cosa rispondere.
Probabilmente, non siamo soli in questa incertezza, poiché la vita, la società e tutto ciò che ci circonda sembrano assumere sempre più le sembianze di un vuoto emotivo. Con indifferenza, procediamo nei nostri passi, in attesa di quelli che seguiranno.
All’interno di questo spazio, involontariamente, riempiamo il vuoto con futili chincaglierie, sia fisiche che metaforiche.
Nonostante questo contesto, sento l’urgenza di condividere la mia idea su “di cosa sia fatta una poesia”. Non con l’intenzione di affermare una verità assoluta, ma piuttosto con il desiderio di catturare la mia visione del tema.
Una poesia, a mio avviso, è composta prevalentemente da emozioni, in parte da esperienze e in parte da sogni. È un’istantanea vivida di ciò che abbiamo vissuto e di ciò che sogniamo di provare.
Rappresenta un dipinto realista delle proiezioni della nostra anima lungo le traiettorie quotidiane. In breve, è una fotografia scattata senza preavviso dei nostri moti interiori più intimi.
La poesia funge da specchio per ciò che ci piace e ci colpisce, ma anche per i momenti in cui, aggrappati al dolore, desideriamo far emergere una parte di esso verso l’esterno.
Il processo di poetizzare ci rende migliori, aprendoci a mondi nuovi o permettendoci di esplorare sfumature oscure del nostro status quo.
Personalmente, la poesia è stata un viatico liberatorio. Inizialmente, mi ha permesso di esprimere il mio lato romantico e fragile durante l’adolescenza, ma successivamente mi ha aperto a nuove strade e prospettive su cui riflettere, come colori nuovi su una tavolozza.
Alcuni potrebbero obiettare: “Non so nemmeno come si scriva una poesia.” L’errore sta nel pensare che esistano regole “matematiche”. Sono convinto che la poesia sia un flusso di emozioni che sgorga dall’anima in modo scriteriato.
La poesia si trova nelle migliaia di caratteri, più che nell’ermeticità che profuma di mistero.
Infine, se qualcuno vi chiedesse: “Di cosa è fatta una poesia?” Io risponderei: “Di tutto il meglio e, talvolta, di tutto il peggio di noi.”
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Condividete e, se vi va, dite la vostra!
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