I Segreti di Venezia: Venezia con gli Occhi di un Bambino

Un racconto fotografico immaginario che svela la città attraverso la meraviglia dell’infanzia…

Un sogno che profuma di ricordo

C’è un sogno che porto con me da sempre. Di quelli impossibili, forse, ma talmente vivi da meritare di essere raccontati. È il desiderio di rivivere la mia prima volta a Venezia: il primo passo in Piazza San Marco, la prima gondola che scivola sull’acqua, il primo sguardo al Ponte dei Sospiri.

Riuscite a immaginarlo? Un bambino senza fiato davanti a una bellezza così grande, incomprensibile a tratti, eppure così vicina da poterla quasi toccare con un dito.

Vivere a un soffio da Venezia è un privilegio, ma lo diventa davvero solo quando si continua a guardarla senza darla per scontata.

La prospettiva dei 120 centimetri

Da questo desiderio nasce “Venezia Attraverso gli Occhi di un Bambino”, un racconto fotografico immaginario che cerca di restituire quello stupore originario.

Per farlo, ho scelto di scattare a mano libera, posizionando la macchina fotografica a circa 120 cm da terra: l’altezza media di un bambino. Un punto di vista semplice, ma potentissimo.

Questa scelta ha cambiato tutto. Venezia si è trasformata in un mondo nuovo, dove ogni dettaglio si fa racconto e ogni scorcio diventa magia.

Una città fatta di dettagli invisibili

Camminando così, basso sul mondo, ho scoperto animali fantastici nascosti nelle pietre, vicoli ciechi che finiscono nell’acqua, ombre che sembrano sussurrare storie antiche.

I bambini vedono ciò che gli adulti dimenticano: forme, riflessi, giochi di luce, accostamenti di colori e di suoni. Ogni ponte diventa un’avventura. Ogni porta socchiusa, un mistero. Ogni pozzo, un varco per un’altra dimensione.

È una Venezia diversa, familiare eppure sorprendente. Un segreto che vive sotto gli occhi di tutti, ma che solo chi si abbassa può vedere.

Un invito a guardare con altri occhi

Se volete esplorare con me questa città ritrovata, vi invito a seguire il progetto su Instagram, cercando #veneziacongliocchidiunbambino o visitando il profilo @trarealtaesogno.

Ma soprattutto, vi invito a provare anche voi: camminate lenti, abbassate lo sguardo, lasciatevi stupire. Fotografate. Sognate. E condividete la vostra Venezia, perché ogni sguardo è un segreto da svelare.

Il segreto più grande: la meraviglia

Venezia è una città sospesa nel tempo, ma la vera magia non è nei suoi secoli di storia, bensì nella capacità di sorprenderci ancora.
E se imparassimo a guardarla di nuovo come la prima volta, come un bambino che si ferma incantato davanti a una vetrina, a un riflesso, a un leone alato?

Forse allora, la nostra Venezia non smetterebbe mai di regalarci segreti.

Cercate le mie foto con l’hashtag #veneziacongliocchidiunbambino o su @trarealtaesogno

In conclusione:

Venezia custodisce meraviglie ovunque, ma solo chi sa guardare con occhi nuovi riesce davvero a scoprirle.
Attraverso lo sguardo innocente di un bambino, anche l’ordinario si fa straordinario.
Ogni foto è un gioco, ogni angolo una favola, ogni riflesso un segreto da inseguire.
Vi invito a cercare la vostra prospettiva, unica e autentica.
Perché Venezia non si visita: si ascolta, si immagina, si sogna.
E, forse, si comprende davvero… solo abbassandosi un po’.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

Vi aspetto con nuovi segreti e avventure ogni venerdì!

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