Ti ricordi com’era?

Ti ricordi com’era?

Viaggio, a ritroso, nel web che non c’è più, ma non solo.

Siamo abituati a trovare i ringraziamenti o i link solo al termine, ma un buon viaggio a ritroso non può rispettare le regole comuni, partiamo dunque dalla fine.

Devo un enorme grazie ad un fantastico portale dove sia i più giovani, sia chi queste cose se le ricorda bene, possono trovare ispirazione, ricordi, riferimenti ad un passato che, magicamente, è stato “fossilizzato” in questo portale, la “Wayback Machine”.

Al suo interno potrete trovare le arcaiche versioni di tantissimi siti esistenti ed esistiti; nonché videogame vintage, video, ebooks e molto altro.

Partiamo ora con questo viaggio virtuale! Siete pronti? Il primo screenshot è una bomba già da solo:

  1. GOOGLE.COM
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google homepage

Ecco come ci sarebbe apparso Google nel novembre del 1998.

All’epoca Big G era ancora una entità embrionale, ma sappiamo bene come sia cresciuta!

I portali all’epoca avevano un layout quasi da “ipertesto*” Word; traspare inoltre come la successiva crescita esponenziale dei loro servizi (soon to be much bigger scrivono loro) fosse già una sorta di desiderio di diventare l’archè** del web futuro. Interessante inoltre vedere come la “newsletter membership” fosse all’epoca uno dei primi metodi di fidelizzazione.

*In informatica, insieme non lineare di documenti con informazioni di varia natura (testi, immagini, brani musicali, filmati), collegati l’uno all’altro per mezzo di connessioni logiche e rimandi ( link ) che consentono all’utente di costruirsi di volta in volta un autonomo percorso di lettura.

**L’elemento materiale presente come fondamento e/o componente elementare delle cose (στοιχεῖον), ad esempio l’acqua di Talete, l’aria di Anassimene, il Logos di Eraclito rappresentato dal fuoco, l’atomo di Democrito e Leucippo.

2. FACEBOOK.COM

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Facebook login

Era il 2006, se avessimo voluto iscriverci o loggarci al social network che ha riscritto le regole dei social network, beh, avremmo visto questa homepage.
Il cambiamento rispetto ad altri, cosa cui tuttora presta fede, è un’essenzialità senza fronzoli, una grafica con pochi colori, ma perfetta per rendere riconoscibile e creare un’identità del brand, del servizio che aveva intenzione di condividere. Su Facebook da sempre conta la libertà, pressoché illimitata di divulgare contenuti da molteplici fonti, specialmente da parte di ognuno dei suoi membri.

Facebook non ha sostituito le relazioni reali, ma aggiunto occasionidi rimanere in contatto che altrimenti non ci sarebbero.”
MARK ZUCKERBERG

3. YAHOO.COM

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yahoo.com nel 1996

Cosa distingueva yahoo da tutti gli altri motori di ricerca? In primo luogo la sua vocazione di essere sin da subito il riferimento, il contenitore, il varco con cui iniziare ad esplorare con entusiasmo il web.
Tuttora infatti il distacco tra loro e google sta nell’essere agli antipodi in fatto di stile, apparenza.
Da sempre infatti yahoo nella sua homepage ci induce in tentazione, già nel 1996 si nota come ci mostri le sue categorie, i servizi, quasi un cabaret di dolci, ci fa una demo del suo repertorio appena ne varchiamo la soglia.
Difficile ad oggi dire se avessero ragione o torto, sicuramente la visione più semplicistica di google ed il suo approccio senza ghirigori al momento pare aver vinto la contesa.
Bellissimo però notare l’apertura con cui già nel 1996 si parlava tra le righe del tema dell’indicizzazione dei siti, infatti furono tra i primi a permettere a chiunque di segnalare e far indicizzare il proprio dominio sui loro portali.

4. YOUTUBE.COM 

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Oggi per diffondere un contenuto basta uno smartphone e qualche click, ma ci sono stati anni in cui diffondere un video necessitava di canali prioritari, perlopiù televisivi e dunque inaccessibili alle masse. Youtube nel 2005 fu rivoluzionario e pioniere perché aprì il varco della diffusione multimediale alla portata di tutti! Vi basti pensare che alla fine degli anni ’90 scaricare un file da meno di 5mb da internet poteva richiedere ore, talvolta giorni. Prima dell’avvento di certe connessioni ad alta velocità dunque era impensabile diffondere video, anche solo di musica e concerti. Oggi grazie a YouTube cuciniamo, cantiamo, esploriamo il globo. Nessuno dovrà mai sottovalutare la potenza di questo sistema di comunicazione, non lo ha fatto nemmeno google che, in effetti, questa azienda se l’è comprata nel 2006. Possiamo dire che Big G abbia fatto male in questa scelta? Assolutamente no!

5. NINTENDO.COM

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home page nintendo nel 2001

Parlare di innovazione in ambito ludico spesso è sinonimo di Nintendo; così appariva la sua homepage nel 2001, forse una delle più avveniristiche per l’epoca, piena di menù, banner, input visivi e collegamenti. Rivoluzionaria, basta pensare ai successi sulle console più vecchie, dei veri Blockbuster, o su quelle che, come la Wii, sono risultate pionieristiche nel loro settore. Nintendo da sempre ha una sua nicchia di appassionati, ma riesce a coinvolgere nel suo business anche chi non ha mai avuto una console, citare infatti Zelda o Super Mario probabilmente farebbe sorridere il 90% della popolazione mondiale.

6. ICQ.COM

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la variopinta home di ics messenger

Alzi la mano chi non conosce ICQ! So che sarete in molti, in entrambe le schiere; per chi non lo conoscesse ICQ era un software gratuito della Mirabilis, permetteva di chattare in tempo reale con persone di tutto il mondo, con i nostri amici o con perfetti sconosciuti scelti in maniera casuale impostando qualche parametro nella ricerca. Personalmente conosco tantissime persone che utilizzavano questo strumento sia per lavoro, ma soprattutto per potenziare le proprie doti in lingue straniere. Personalmente per esempio  amavo chattare in inglese, per migliorare divertendomi.
Come vedete dalla homepage del 2000 i fondatori hanno sempre avuto a cuore la internazionalità del software ed anche la multifunzionalità, concetto moderno, ma perfettamente aderente a questa realtà.

7. C6 MULTICHAT – ATLANTIDE.IT

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l’ammiccante home di Atlantide.it nel 2000

Che dire, per molti italiani questa community fu il passatempo di molte giornate giovanili. Come da slogan “Virtualmente realmente” anche su C6 si poteva chattare in tempo reale, condividere contenuti, conoscere persone nuove. Questo servizio, totalmente italiano e figlio della genialità di Telecom Italia e fece un boom nei primi anni 2000. Sono certo che tantissimi di voi lo ricorderanno con nostalgia, la schermata allegata è del marzo 2000.

8. NAPSTER

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Napster, il precursore del p2p nel 2000

Qui son certo a molti verranno i brividi, la rivoluzione nella diffusione (legale e non) di contenuti che questo software, Napster, ha apportato è probabilmente senza eguali. Facile, accessibile a tutti, gratuito. Sappiamo bene che la querelle legale conclusasi con la chiusura del portale nel 2002 fece molto scalpore, ma è bello ricordare questo frammento di internet per le conseguenze che ha portato al p2p negli anni a venire.
(interessante approfondimento sul tema di wired.it qui)

9. AMAZON.COM

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il leader dell’e-commerce nel 2000

Chi era Amazon prima di diventare il colosso che oggi conosciamo? Eccolo qui, nelle vesti di un portale essenziale, ricco di servizi e prodotti, non così, filosoficamente, diverso da come lo conosciamo oggi. Certo oggi la natura tentacolare di Amazon ci è nota, ma chi avrebbe mai immaginato che questo portale in poche decine di anni sarebbe diventato un leader in settori lontani dal mero commercio?

In conclusione dunque analizzando questa piccola selezione di portali/siti si nota come la chiave della longevità sia l’evoluzione; in alcuni casi estetica, in altri funzionale, per molti entrambe. Fondamentale come attivatore di questa reazione a catena ovviamente risulta essere stata la crescita della connettività, sia a livello quantitativo che qualitativo.

Viviamo in un mondo connesso che ha permesso la crescita e la isitutizione di innumerevoli servizi, ma alla base di tutto, senza banda larga il futuro in cui viviamo, quello che stiamo toccando sui nostri display, non sarebbe stato possibile.

Quelle pagine viste con gli occhi di oggi ci sembrano preistoria, ma, ricordiamocelo, quando a 20 anni da oggi guarderemo al web con gli occhi stupefatti per tutto ciò che, ad ora, non possiamo nemmeno immaginare di fare, ma si farà.

Il progresso ha sempre due facce, miliardi di possibili risvolti, starà al nostro essere futuro, o a chi verrà dopo di noi, dare la corretta interpretazione di quella che al momento è semplicemente una pagina di storia, che noi scriviamo vivendo, destinata alle letture di un’umanità futura.

Ancora grazie a Wayback Machine per questo fantastico viaggio nel tempo…. che non sarà l’ultimo!

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