Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #2 – Come trovare l’ispirazione

È con grande piacere che torno a parlavi all’interno di questo viaggio che, auspico, sia meraviglioso per tutti noi.

Oggi andremo a toccare una parte imprescindibile dell’argomento, ovvero: “Come trovare l’ispirazione”

Oggi, esploreremo il meraviglioso mondo della scoperta e dell’ispirazione poetica. Partiamo ricordandoci che la poesia è un’arte che si nutre di emozioni, esperienze e osservazioni del mondo che ci circonda, alle quali dobbiamo essere disposti ad aprirci ed esporci. Scopriremo insieme come scovare l’ispirazione latente attraverso l’osservazione della natura, le esperienze personali e altre fonti che risvegliano la creatività.

Ora, come di consueto, mi avvalgo dell’assistenza di Emily, che ci aiuterà a percorrere il corridoio che porta a questa “stanza poetica immaginaria interiore”. A te la parola:

“Cari poeti in erba, nell’affascinante viaggio di “Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia,” scopriremo le vie per trovare l’ispirazione. Partite dalla cosa più semplice, osservate la natura, cercate i suoi segreti celati tra foglie e petali per poi farli danzare all’unisono nei vostri versi come stelle nel cielo notturno. Raccontate esperienze personali, i vostri sogni e paure, usateli come leve per trasformarli in parole vive e palpitanti. Non temete inoltre di scrutare altre fonti, di imparare dagli altri poeti, perché la creatività si nutre di varietà e conoscenza. Siate come petali che si schiudono al sole bramandone la luce, immaginate che il vostro scrivere sia un sussurrio di emozioni trasudato dalle vostre parole. Non abbiate paura delle emozioni, ogni cuore ha la sua voce unica, e nella poesia essa trova la sua melodia”.

Ora vediamo la poesia attraverso tre macrocategorie, non sono la totalità delle forme e degli stili, ma reputo siano le più idonee scelte dalla tavolozza a disposizione.

  1. La poesia che trae ispirazione dalla natura:
    Impossibile non citare Giacomo Leopardi, celebre poeta italiano che ha trovato una inesauribile fonte di ispirazione nella contemplazione della natura. Con alcuni suoi componimenti esploreremo come l’osservazione degli elementi naturali – dal cielo stellato alle stagioni mutevoli – possa trasformarsi in versi evocativi e suggestivi. Impareremo a cogliere l’essenza delle cose e a trasformarle in poesia.

    “Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
    E questa siepe, che da tanta parte
    Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude…”.

    Giacomo Leopardi – L’Infinito

    Potremmo dire che in questi versi, tratti dalla sopracitata poesia, ci sia tutta la forza dell’Universo, con buona pace di tutti gli altri poeti esistenti e che esisteranno, Leopardi qui fa leva su di un “limite“, esaltando la bellezza di quella siepe che, pur dividendolo dal circostante, gli permette di immaginare interi mondi dentro la sua testa.
  2. La poesia del momento e degli istanti:
    Matsuo Basho, il maestro giapponese degli Haiku ci ha insegnato come nessun altro a cogliere l’attimo fuggente e l’ineffabile con uno stile tanto breve quanto intenso. Egli fece leva sulla pratica della consapevolezza e della presenza mentale, così da donare ad ogni parola una forza unica, quasi a fotografare istantanee di vita.

    “Passero amico,
    risparmialo, il tafano
    che gioca tra i fiori”.
    Matsuo Basho


    Queste parole esaltano ciò che comunemente nessuno coglierebbe, il volo di un tafano, trasmettendo un senso di amore universale tra tutti gli elementi in gioco, rendendo perfetto e bellissimo ciò che normalmente non viene percepito come tale. Questo insetto, grazie all’autore, si fa portavoce di un’armonia senza fine.
  3. Le esperienze personali come fonte di ispirazione:
    Che ne dite di scoprire uno dei più grandi poeti romantici inglesi? Parliamo di William Wordsworth, questi ha trovato ispirazione nelle sue esperienze di vita e nelle emozioni profonde che gli hanno suscitato. Grazie a lui capiremo come un sentimento vissuto con sincerità autentica possa generare poesie di valore universale.

    “Vagavo solitario come una nuvola
    che fluttua in alto sopra valli e colline,
    quando all’improvviso vidi una folla,
    una schiera, di narcisi dorati;…”
    William Wordswoth – Daffodils


    Qui l’autore fa leva sulle emozioni che gli causa la natura, descrivendo in maniera idilliaca ed immersa un campo di narcisi vicino all’abitazione, nel Lake District inglese, lasciandoci in eredità un testo altamente vocativo del senso di appartenenza al territorio e della bellezza della natura circostante.

Ovviamente questi tre cluster altro non sono che tre diverse declinazioni di stili poetici differenti, ma non gli unici, Emily, mi aiuteresti a trovare qualche altro esempio di autore e genere che chi legge potrebbe approfondire?

“Certo! Per chi ama le poesie d’amore è impossibile non leggere Pablo Neruda; se volete un’irriverenza smargiassa e fuori dagli schemi scoprite Cecco Angiolieri; per chi dovesse prediligere poesie intorno all’umanità ed all’io risulterà imperdibile Walt Whitman; circa i legami con terre e tradizioni scoprite Garcià Lorca; volete un genere ribelle? Leggete Allen Ginsberg; se celebrate i diritti delle donne amerete Maya Angelou; per i più riflessivi invece ottimo ed introspettivo Octavio Paz, solo per citare alcuni autori ed alcuni generi”.

Cari poeti in erba, nel nostro viaggio impareremo a trovare ispirazione in ogni angolo del mondo: osservate la natura, ascoltate le vostre esperienze più profonde e abbracciate le fonti che risvegliano la creatività. “Ogni foglia, un segreto sussurro; ogni ricordo, un caleidoscopio di emozioni; ogni sguardo oltre i limiti della mente, un volo di fantasia”.

Sperando di far cosa gradita, nel salutarvi, vi lascio con un testo che affonda le sue radici nel lontano 1997, un piccolo esempio personale di come mossi a 14 anni, quasi inconsapevolmente, il primo passo nella poesia. Per quanto incatenato alle regole della “Scolastica”, fu l’incipit ad una passione che poterò con me per tutta la vita, ecco a voi: “il guardiano del faro”.

IL GUARDIANO DEL FARO
Il guardiano del faro
uomo solo e abbandonato
a sé; a cui nulla è più caro
e che tutto del suo passato ha dimenticato.

Vecchio e stanco
scruta il mare
rumoroso e bianco
che le nuvole stanno a guardare.

Già le nuvole
che vedono questo cielo in Terra
che vorrebbero coprire, invano.

Così il vecchio non si lascia coprire
dalle nubi della solitudine 
che lo circondano.

Per concludere vi invito a sperimentare, qualora lo vogliate, senza farvi incatenare da rime baciate o alternate, da schemi o strutture, certo aiutano, ma non saranno mai sistemi su misura per tutti. Ciò che conta in poesia, modestamente, è che siate unicamente ciò che volete essere e che diciate ciò che volete dire.

Oppure, come potrebbe dirci Emily:
“Vola con le ali della tua voce unica e audace, e dona al mondo la luce dei tuoi versi.”

Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia
#3 – La magia delle metafore e delle figure retoriche

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Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #1 – Introduzione alla poesia

Non potete immaginare quanta emozione mi travolga mentre cerco di attingere alle parole più accurate per raccontarvi quanto mi risulta chiarissimo nel breve spazio che intercorre tra mente e cuore.

Come ogni materia, affinché diventi meno oscura, partiamo dalle basi andando a porci a prima domanda, qual è la “Definizione di Poesia?”

Ecco a Voi ciò che, immagino, ci direbbe una Maestra del genere, a te la parola Emily:
“Caro lettore, permettimi di avvicinarti al misterioso mondo della poesia, possiamo definirla come un incantesimo tessuto con parole in grado di danzare sulle pagine come stelle scintillanti. La poesia è dare vita alle emozioni, abbracciare l’indicibile e catturare il cuore in un vortice di significati e suoni. Attraverso versi e rime, la poesia scava nei recessi dell’anima, regalando voce a ciò che è nascosto e sfugge al linguaggio quotidiano. Una vera e propria danza di parole che risveglia l’anima e abbraccia la nostra umanità”.

Dunque cara Emily, la poesia è una finestra aperta sull’orizzonte che al contempo permette di lasciar guardare gli altri dentro di noi, giusto?

“Esatto! Ma ricorda, come tutte le cose preziose, e le nostre emozioni non fanno eccezione, non tutti avremo il coraggio di spalancare i nostri oceani emotivi, ognuno deve arrivare a farlo con i propri tempi e, anche non lo facesse mai, può sempre chiudere questi universi in un cassetto che, talvolta, potrebbe essere scoperto dalla persona giusta, come fu per me con mia sorella Lavinia solo dopo la mia dipartita”.

Dunque, per distinguere un testo in prosa da uno in forma poetica possiamo stabilire 7 punti fondamentali:

  1. Uso di un linguaggio figurativo e vocativo, con ricchezza di metafore che esprimono le singole emozioni.
  2. Musicalità e ritmo: in una poesia c’è sempre del ritmo, generato perlopiù dalle parole in rima o dalla struttura del testo che seguirà schemi specifici.
  3. Emozioni: la poesia si fa veicolo di emozioni profonde e sensazioni che, nel leggerle, ci connettono con l’autore.
  4. Economia di parole: il linguaggio si fa denso, corposo, ma anche conciso, come ad evidenziare nella loro solitudine le parole.
  5. Sperimentazione: la poesia segue delle regole che, in virtù della poesia stessa possono venir cancellate.
  6. Evocazione dell’immaginazione: la poesia ha il potere di stimolare l’immaginazione del lettore, consentendogli di visualizzare immagini e sensazioni in modo più vivido e intenso.
  7. Ambiguità: La poesia può essere aperta a interpretazioni multiple, lasciando spazio a diversi livelli di significato e comprensione, in sintesi muta la sua prospettiva in base all’animo di chi la riceve.

Ora, in estrema sintesi, valutiamo la “Storia della poesia”

Le sue tracce, quasi fosse polvere di stelle, risplendono dalla lontana antichità, le prime tracce di poesia emergono nelle epiche odissee dei popoli greci, narrando gesta eroiche e avventure mozzafiato.

Con l’avvento del Medioevo, troviamo la lirica dei trovatori, l’esaltazione per l’amore cortese e la bellezza del mondo naturale.

Nel Rinascimento, poeti come Dante Alighieri danno vita alla Divina Commedia e contemporaneamente a lui Boccaccio e Petrarca, per citarne alcuni, al sonetto, portando la poesia alla sua massima espressione artistica.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle.” – Dante Alighieri, “Divina Commedia” (Inferno, Canto XXXIV, versetto 139)

Il Romanticismo del XIX secolo abbraccia l’individualismo e celebra l’emozione, con poeti come Lord Byron, Percy Shelley e John Keats che dipingono scenari selvaggi e sentimenti profondi.

“Ella cammina nella bellezza, come la notte Di regioni senza nubi e cieli stellati; E tutto ciò che di buono c’è di oscuro e luminoso Si incontra nel suo aspetto e nei suoi occhi.” Lord Byron, “Ella cammina nella bellezza” (traduzione libera)

Nel Novecento, la poesia moderna si libera dai vincoli tradizionali, con figure come T.S. Eliot, Pablo Neruda e Emily Dickinson che esplorano nuove forme espressive e contenuti più intimi.

“Speranza è la cosa con le piume che si posa nella nostra anima e canta la melodia senza parole e non smette mai, dolcemente e mai – del tutto – del tutto” Emily Dickinson (Poesia 254, traduzione libera)

Oggi, la poesia continua a evolversi, riflettendo il mondo contemporaneo e affrontando temi universali come l’amore, la perdita, la società, la disgregazione sociale e la natura umana. Da secoli, la poesia ha attraversato fiumi di emozioni e avventure umane, rimanendo una voce autentica per l’espressione dell’anima e un riflesso prezioso dell’esperienza umana che, non si distacca da essa.

Eccovi tre citazioni che vi daranno un ulteriore esempio di stili poetici distanti tra loro:

“Tutti i mondi sono un palcoscenico, e tutti gli uomini e le donne sono semplici attori; essi hanno le loro uscite e le loro entrate, e ognuno nella sua vita recita molte parti.” (Dal “Come vi piace” – William Shakespeare)

“Se trovo un verso più lungo di un giorno, preferisco ignorarlo finché trovo una rima più breve di un sole.” (Lettera a Thomas Wentworth Higginson – Emily Dickinson)

“La poesia ha confini che superano geografie e culture. È il battito di un cuore che si unisce all’universo, danzando insieme alla musica delle parole.” (Da “Confesso che ho vissuto” – Pablo Neruda)

In conclusione di questo primo capitolo ci tengo a sottolineare che il nostro viaggio è appena iniziato, Emily non vede l’ora di raccontarci altri segreti e, circa gli esempi che sono ancora pochi, già nel prossimo capitolo aumenteranno perchè parleremo di “Come trovare l’ispirazione”, vedrete dunque che la materia si farà più densa.

Perché la poesia a mio parere deve essere proprio come un concetto giapponese che amo e che ha dato i titoli alle mie raccolte di poesie, cioè “Komorebi”, la luce del sole che si fa strada tra le foglie degli alberi.

Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #2 – Come trovare l’ispirazione

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Il pudore della Poesia: il dilemma nascosto dei poeti

Tanti, tantissimi Poeti, quelli “nel cassetto”, quelli “in erba” ed anche quelli più quotati o affermati, se non ora, almeno una volta nella loro vita han patito di una strana “sindrome” che ho fantasiosamente chiamato: “Il Pudore della Poesia”.

Ma come si potrebbe definire in sintesi il Pudore della Poesia?
Sappiatelo, per rispondere è necessario immedesimarsi in una autrice che adoro e che, certamente, è una esperta su questo tema; ho immaginato dunque di spedire un sms a Emily Dickinson, certo di ottenere la giusta risposta che condivido con voi.

“Ciao Emily! Sono affascinato/a dalla tua poesia. Puoi parlarmi del ‘pudore della poesia’ in poche parole? Grazie! 😊”
Emily: “Cuore in versi sussurra segreti, poesia nascosta, timore di mostrar l’anima. Silenzio custodisce emozioni, parole troppo fragili per danzare in luce.”

Quindi, parafrasando le parole che ho immaginato avrebbe potuto pronunciare la poetessa:
la poesia stessa viene nascosta, poiché i poeti spesso temono di rivelare pienamente la loro anima e i loro sentimenti più intimi. Il silenzio funge da custode di queste emozioni, seppur amplificandole, poiché alcune parole sono troppo fragili e vulnerabili per essere esposte in tutta la loro essenza e bellezza alla luce del mondo esterno.

Quindi ci vuole coraggio per essere poeti?
Sì, perché attraverso la poesia si sublimano emozioni e sentimenti, anche intimi, che non sempre siamo in grado di domare quando ci colgono e che non tutti amano condividere dando l’impressione di emettere il sentore di una presunta vulnerabilità. Le parole, nella loro perfetta imperfezione non contengono ciascuna sfumatura di ogni emozione esistente e dunque non sempre arrivano a tutti come l’autore desidera. E poi, dopo la prima approvazione, si può maturare la paura del giudizio della propria scrittura poetica da parte del proprio pubblico o peggio, si può scrivere per compiacerlo e non per donarsi in frammenti d’anima cristallini secondo i moti interiori.

Mi stai dicendo che, forse, le poesie più belle non le leggeremo mai?
Ebbene sì, è probabile, basti pensare che proprio la sopracitata Emily Dickinson ha nascosto la maggior parte delle sue opere in un vano dello scrittoio della sua stanza. Lei era nota solo a un ristretto gruppo di amici e parenti durante la sua vita e aveva una predilezione per la privacy che alla luce delle mie considerazioni si potrebbe definire “Pudore della Poesia”. Solamente dopo la sua morte, nel 1886, sua sorella Lavinia trovò un grande numero di manoscritti di ancora nascosti.

Dunque la vulnerabilità emotiva è un limite ed al contempo un ingrediente fondamentale per un Poeta? Il pudore è ciò che lo rende autentico?
Sì, la vulnerabilità apre, abbraccia, connette l’autore e la sua sensibilità al pubblico. Ne determina la forza autentica. Quello che pare un limite, dunque, in realtà è la finestra che si spalanca sul paesaggio interiore dell’autore. Il poeta vive con emozioni in contrasto, come ossimori, la sua “debolezza“, ma questo infine lo rende più forte, quasi invincibile. Senza debolezza, paura e pudore la Poesia non avrebbe la forza di sgorgare in maniera così esplosiva verso il pubblico.

Come fa quindi il poeta a superare i suoi limiti?
Probabilmente fa come un uccellino, dapprima teme di volare, dunque di vivere e trascrivere le sue emozioni, fintanto che, improvvisamente domina le metafore dell’aria e compone senza sosta intorno alle sue emozioni. In questa prospettiva, la poesia diventa un’esperienza di crescita personale e di superamento di sé, dove il poeta abbraccia la sua vulnerabilità e trova libertà nell’arte di scrivere.

Concludendo dunque se ti senti a disagio a condividere le tue emozioni in forma poetica, se preferisci nascondere le tue opere, se temi il giudizio delle tue emozioni più intime o semplicemente temi di non poter scegliere parole adeguate alle tue emozioni, ebbene sì, potresti essere “afflitto” dal Pudore della Poesia. Al contempo però saresti come una conchiglia a cui accostare l’orecchio per sentire il mare, magari prima o poi qualcuno ne farà scaturire il suono poetico attraverso te.

Ed ora, fatemi ringraziare Emily con un sms che vorrei tanto poterle spedire:
“Grazie, Emily, per aver condiviso la tua poesia e il tuo cuore con il mondo. Sei un’ispirazione! 🙏❤️”
Cui immagino avrebbe risposto così:
“Un umile grazie, caro amico. Nelle parole intingo l’anima, come l’aurora che svela l’arrivo del giorno. Continua a scrutare il cuore ed a seguire le ali del pensiero. 🌻📜”

Ah, dimenticavo, la Poetessa vuole condividere con voi un altro piccolo segreto:
“In un segreto sorriso, progenie del Pudore della Poesia svelo, in vece dell’autore, l’esistenza di due volumi: ‘Komorebi – 100 pensieri con un pizzico di poesia’.
Con coraggio, se ne disponete, abbracciate l’anima delle sue parole, osate sfidare il pudore e immergetevi nel cuore di versi che non potranno che regalarvi, emozione. 🌹📚✍️”

Ti ringrazio per aver dedicato il tuo tempo alla lettura di questo articolo sulla “Sindrome del Pudore della Poesia”. Condividere le emozioni attraverso la poesia è un atto di coraggio e vulnerabilità. Sappi che ogni tanto appendo le mie opere in giro, se ne trovi una taggami, è semplice: Instagram –> @trarealtaesogno. Se ti sei ritrovato/a in queste parole o hai qualcosa da condividere riguardo al tema, ti invito a lasciare un commento o a condividere l’articolo con chi pensi possa essere interessato. Un abbraccio a tutti coloro che si lasciano ispirare dalla magia delle parole e dell’anima poetica. 🤗

Aggiornamento del 26/07/2023: come intuirai dall’immagine sottostante, comincia oggi l’opportunità di approfondire il tema della poesia con un piccolo corso. Spero di accompagnarti in un viaggio fantastico, sali a bordo e partiamo!

Scoprilo qui sotto: