I Segreti di Venezia: Bepi, il Fantasma di Venezia – Sestiere di Castello

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Oggi vi voglio raccontare una storia che pone le sue radici nel Sestiere di Castello, presso i Giardini Napoleonici.

Chi era Bepi e dove ci troviamo?

Bepi, al secolo Giuseppe Zolli (un approfondimento per i cuoriosi lo trovate QUI), era un soldato veneziano nato nel 1838, fedele a Giuseppe Garibaldi. Partecipò alla celebre Spedizione dei Mille e si distinse per la sua dedizione al generale. La vicenda trova ambientazione a pochi passi dall’unica “Via” di Venezia, Via Garibaldi, e a 300m dal Caffè della Serra, nel contesto dei Giardini Napoleonici.

monumento a Garibaldi in via garibaldi a venezia vicino ai giardini della biennale

Venezia e le sue leggende affascinanti:

Venezia è universalmente riconosciuta come una culla di cultura, storia, tradizioni e un folklore ricchissimo. Ogni angolo della città custodisce storie affascinanti, come quella delle Statue in Campo dei Mori, tra cui spicca “El Sior Rioba”, oppure della leggendaria Pietra Rossa, che si dice segnare il punto dove la Peste del 1630 venne sconfitta e inghiottita dalla terra. Non meno intrigante è la storia della Sveglia stregata, o la struggente leggenda di Orio, il pescatore, e della Sirena Melusina, un amore impossibile sospeso tra mare e terra. E ancora, il misterioso Mascherone di pietra che veglia sulla torre campanaria della Chiesa di Santa Maria Formosa, simbolo di protezione e di enigmi irrisolti. Infine, non ultimo, oggi scopriremo la storia di Bepi, Giuseppe Zolli, il Fantasma.

Quale storia leggendaria riguarda Bepi il Garibaldino?

Bepi morì nel 1921. In vita, si era promesso di difendere ad ogni costo il suo Generale, Giuseppe Garibaldi. Tale promessa divenne praticamente un’ossessione, al punto che, anche dopo la morte, Bepi continuò incessantemente il suo compito, difendendo, come fantasma dispettoso, vestito con una camicia rossa, la statua di Garibaldi presso i Giardini della Biennale, importunando o facendo addirittura inciampare chiunque si avvicinasse al monumento. Riconosciuto dagli abitanti come “Bepi el garibaldin”, il quartiere decise di onorarne la devozione erigendo una statua in suo nome alle spalle del generale, proprio sul medesimo monumento. Da quel momento, il fantasma di Bepi trovò pace, e la sua storia rimane un simbolo di fedeltà eterna.

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In conclusione:

Ogni angolo di Venezia nasconde storie affascinanti, e quella di Bepi, il fedele fantasma garibaldino, è un frammento unico di questo patrimonio senza tempo. Camminando tra i Giardini della Biennale e la Via Garibaldi, si percepisce l’eco di un passato che ancora vive, un intreccio di leggende, tradizioni e passioni che rendono Venezia un luogo da sentire, vivere e respirare.

mappa di venezia che indica come trovare "bepi il fantasma"

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Un Papero di Lego, un Drago, le Antiche Poste ed un Caffè – Tracce di una Venezia Perduta e di una Ritrovata

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Oggi riflettiamo su come passato e futuro siano le due facce di una stessa medaglia: ciò che vediamo dipende dal lato cui apparteniamo, mentre il resto ci rimane nascosto.

Un Papero di Lego a Venezia?

Ci troviamo a Cannaregio, sul versante che ci permette di proseguire a piedi verso Rialto e San Marco o nella direzione della Chiesa di San Giovanni e Paolo. Qui, tra le calli, sopravvive la testimonianza di un passato relativamente recente: un tempo questo angolo ospitava Molin, un celebre negozio di giocattoli attivo dal 1865 al 2007. A perpetua memoria di quella storia, il “Soldato Quo” veglia ancora dalla sua finestra, resistendo al passare del tempo e delle mode, osservando i passanti da decenni con la sua immutabile presenza.

Un Drago a Venezia?

Attraversato il Ponte di Rialto in direzione del Sestiere di San Marco e proseguendo verso la Chiesa di San Salvador, ci imbattiamo in un drago celebre tra i veneziani e non. È il “Drago di Marforio”, un’opera di eccezionale valore artistico, realizzata in bronzo attraverso la raffinata e antica tecnica della fusione a cera persa. Osservando la lampada che sorregge, si nota un dettaglio speciale: raffigura tre ombrelli aperti, omaggio alla storica bottega “Fabbrica ombrelli Bartolameo Marforio”. Questa attività, fondata nel 1875 e tramandata per cinque generazioni, era famosa non solo per gli ombrelli di altissima qualità, ma anche per borse, valigie e altri accessori eleganti. Le sue vetrine erano una tappa obbligata per chiunque passasse, un richiamo irresistibile che oggi vive nel ricordo di molti.

Le Antiche Poste di Venezia:

Il “Fontego dei Tedeschi è uno dei palazzi più affascinanti e panoramici che si affacciano sul Canal Grande di tutta Venezia. Oggi (2024) è tristemente noto per essere al centro delle cronache a causa del fallimento dichiarato dalla società che gestisce l’attività commerciale al suo interno, la quale chiuderà nel 2025. Questo palazzo, tra i più iconici della città, ha ospitato per decenni la sede principale delle Poste Italiane a Venezia. Sulle sue facciate più intime, che si affacciano sulle calli circostanti, sono ancora visibili le insegne originali e le feritoie usate un tempo per l’“impostazione corrispondenze”, nonché scorci mozzafiato che si aprono verso il Ponte di Rialto, rivelando un angolo di Venezia di rara bellezza. Tra l’altro, non dimentichiamolo, al suo interno serba anche uno dei 5 orologi da 24 ore di tutta la città.

Il Caffè Florian… “Gemelli”:

Tutti conoscono il celebre “Caffè Florian” di Piazza San Marco, ma quanti di voi sanno che, per un periodo, il caffè ha avuto una seconda sede a pochi passi da Rialto? In pochi, vero? Ebbene, il “Caffè Florian Gemelli” è stato inaugurato nel 1957 in Marzaria San Salvador con l’intento di portare il prestigio del caffè in un’altra zona storica di Venezia. Tuttavia, la sede ha chiuso pochi anni dopo.

Marzaria San Salvador, ove sorgeva il Caffè Florian Gemelli
Marzaria San Salvador, ove sorgeva il Caffè Florian Gemelli

Infine, dopo aver esplorato luoghi perduti, due da scoprire e riscoprire:

Venezia è un crogiolo di arte, tradizioni e dolcezza. Due esempi emblematici di storia e gusto sono le storiche botteghe della città. “Emilio Ceccato”, situato sotto il Ponte di Rialto nel Sestiere di San Polo, nasce nel 1866 come laboratorio di gioielleria e, dopo l’evoluzione nel 1897 grazie al figlio Emilio, diventa una merceria rinomata. Oggi, continua a offrire prodotti artigianali di alta qualità, celebrando la tradizione veneziana, con particolare attenzione all’abbigliamento dei Gondolieri. Poco più avanti, in Ruga dei Spezieri (vicina a Chiesa di San Giovanni Elemosinario), troviamo la Drogheria Mascari, un angolo di tentazione gastronomica che propone una selezione raffinata di spezie, tè, caffè, dolci, frutta secca e vini italiani, mantenendo intatta un’atmosfera tradizionale che la rende una tappa imperdibile per i buongustai.

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In conclusione:

Ogni angolo di Venezia custodisce un frammento di storia, e ogni passo ci avvicina a un passato che ancora vive nelle sue calli e nei suoi palazzi. Tra ombre, fragori e onde, si celano storie di artigianato, tradizione e passione, che rendono questa città senza tempo. Camminando, si vive un’esperienza sensoriale unica, dove ogni dettaglio svela la bellezza di un luogo che non smette mai di incantare. Venezia non è solo da vedere, ma da sentire, da vivere, da respirare. Ogni passo ci riporta al passato, mentre ci facciamo proiezione del futuro.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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