Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le intriganti vicende della città lagunare. In questo episodio, vi porterò a scoprire due aspetti apparentemente distinti della storia veneziana e dello spirito che anima la venezianità. Come fili di un antico intreccio, questi elementi hanno percorso strade diverse, fino ad intersecarsi in un nodo doloroso e al contempo indelebile.
Da quell’incontro è nato qualcosa di profondo, che ancora oggi lascia tracce nel nostro presente e che, senza dubbio, merita un posto centrale nel racconto di questo progetto.

Le Scuole Grandi: custodi di Carità, Storia, Professioni e Mecenatismo
A Venezia, le Scuole erano istituzioni fondamentali per la vita sociale, culturale e religiosa della città. Si suddividevano in tre categorie principali:
- Scuole religiose, come quelle dei Battuti, incentrate sulla devozione, la penitenza e la carità.
- Scuole di stranieri, che accoglievano comunità provenienti da diverse aree geografiche (come Albanesi, Schiavoni, Greci), offrendo sostegno economico, spirituale e lavorativo. Tra queste spicca la Scuola Dalmata, nota per il celebre ciclo pittorico di Vittore Carpaccio.
- Scuole di mestiere, dedicate agli artigiani, che fungevano da veri e propri albi professionali (lanaioli, salumai, pellicciai).



Nelle immagini qui sopra la Scuola Grande San Giovanni Evangelista
Le Scuole Grandi
Le Scuole Grandi rappresentavano l’élite di queste istituzioni: confraternite laiche, ufficialmente riconosciute dalla Repubblica, che univano beneficenza, cultura e mecenatismo. Frequentate dalle famiglie patrizie e sostenute da donazioni generose, arricchirono Venezia di opere d’arte straordinarie, reliquie e imponenti edifici. Ogni Scuola portava il nome del proprio santo protettore.




Nelle immagini qui sopra da sinistra verso destra vediamo: la Scuola Grande di San Rocco, la Scuola Grande dei Carmini e la Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia.
Alla caduta della Repubblica, il 12 maggio 1797, le Scuole Grandi erano nove:
- Scuola Grande di Santa Maria della Carità
- Scuola Grande di San Marco (foto 3)
- Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
- Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia
(foto 4 – Ex tempio del basket della Reyer) - Scuola Grande di San Rocco (foto 1)
- Scuola Grande di San Teodoro
- Scuola Grande di San Fantin (o dei Picai)
- Scuola Grande del Rosario
- Scuola Grande dei Carmini (foto 2)
A proposito della Scuola Grande San Giovanni Evangelista:
Come testimoniano le foto qui sotto, oltre a cicli pittorici di assoluto pregio, esistono durante l’anno diverse opportunità per scoprire nuove prospettive di questo luogo unico. Tra queste ad esempio, sperimentato in prima persona, i concerti Candle Light. Esperienze uniche, dove musica ed emozioni si fondono con un contesto davvero unico. Nella foto il Quartetto Dafne durante la loro esibizione sulle note di Coldplay ed Imagine Dragons del 4 maggio 2025.



Spoliazioni e Rinascita: il Viaggio dei Cavalli di San Marco
La caduta della Serenissima, sancita il 12 maggio 1797, segnò per Venezia non solo la fine dell’indipendenza, ma anche l’inizio di una spoliazione culturale dolorosa. Con l’occupazione napoleonica, le Scuole vennero soppresse, i beni dispersi, e numerose opere d’arte trafugate o vendute. Tra gli episodi più simbolici spicca la vicenda dei Cavalli di San Marco.

Nel 1797, su ordine di Napoleone, i quattro cavalli bronzei che dominavano la loggia della Basilica vennero trasportati a Parigi come trofei di guerra. Ispirarono persino la quadriga dell’Arco di Trionfo del Carrousel. Dopo la sconfitta di Napoleone, i cavalli vennero restituiti nel 1815. La loro rimozione da Parigi avvenne sotto gli occhi increduli dei parigini, supervisionata dal capitano Dumaresq, che ricevette per l’impresa una tabacchiera d’oro ornata di diamanti dall’Imperatore d’Austria. Rientrati a Venezia, i cavalli tornarono sulla loggia di San Marco, dove rimasero fino al 1977. Per proteggerli dagli agenti atmosferici, oggi sono custoditi all’interno del Museo della Basilica, mentre all’esterno sono visibili delle copie fedelissime.

La Sopravvivenza delle Scuole
Non tutte le Scuole furono cancellate. La Scuola Dalmata degli Schiavoni, fondata dagli emigrati dalmati, sopravvisse, custodendo ancora oggi capolavori come il ciclo di Carpaccio.
Altre Scuole Grandi riuscirono a rinascere come musei, spazi culturali e centri spirituali:
- Scuola Grande di San Rocco
- Scuola Grande dei Carmini
- Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
- Scuola Grande di San Teodoro
- Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone (mai soppressa)

Anche la Scuola Grande di San Marco, storicamente legata a Bartolomeo Colleoni, ha ritrovato nuova vita: oggi è integrata nella facciata dell’Ospedale Civile di Venezia ed è stata riaperta nel 2019 come spazio museale, proseguendo la memoria di un’epoca che sembrava perduta.
In conclusione:
La caduta della Serenissima segnò una delle più dolorose ferite nella storia di Venezia: tra spoliazioni artistiche e soppressioni religiose, la città sembrava destinata a perdere la propria anima. Eppure, tra rovine e saccheggi, alcune istituzioni come le Scuole Grandi riuscirono a rinascere,capolavori come i Cavalli di San Marco furono protagonisti di un incredibile viaggio di andata e ritorno, ergendosi a simbolo eterno della resilienza veneziana.
Venezia è la somma delle sue infinite vite: nata su paludi insidiose, forgiata nell’acqua e nella fragilità, sorretta da una foresta capovolta, assediata da invasori, carestie, pestilenze, guerre e innumerevoli sventure, è giunta meravigliosamente fino a noi. Ogni angolo custodisce un frammento di storia, e ogni passo ci avvicina a un passato che ancora pulsa nelle calli e nei palazzi. Tra ombre, fragori e onde, si intrecciano storie di artigianato, tradizione e passione, che rendono questa città senza tempo. Camminando, si vive un’esperienza sensoriale unica, dove ogni dettaglio svela la bellezza di un luogo che non smette mai di incantare. Venezia non è solo da vedere, ma da sentire, da vivere, da respirare. Ogni passo in avanti ci riconduce ad un momento del passato, mentre, inconsapevolmente, diventiamo parte del suo futuro.
In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.
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