Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le intriganti vicende della città lagunare. Oggi vi condurrò attraverso un dedalo di significati e storie celate dietro ogni nome e ogni angolo di questa affascinante città.

Iniziamo con una nota insolita: no, non sto per parlarvi del crollo del Campanile di San Marco, oggi cominciamo parlando di una lingua antica, il Latino. So bene che potreste storcere il naso all’idea di parlare di latino in un contesto moderno, ma credetemi, anche le radici linguistiche possono svelare segreti sorprendenti.
Alla base della struttura cittadina veneziana infatti abbiamo un elemento più comune tra tutti, la “Calle“, una rete di antiche viuzze, talvolta pervie, le cui origini affondano nella parola latina “Callis”. Questo termine, evocativo di tempi lontani e segreti nascosti, significa letteralmente “sentiero, viuzza“. Al contrario di queste vi sono le “Rughe” che non sono un sintomo dello scorrere del tempo, ma sono delle calli molto sviluppate in lunghezza ed importanti. Tra queste ricordiamo Ruga vecchia San Giovanni vicino al Ponte di Rialto.

Ma c’è di che impazzire con la toponomastica veneziana… agli inizi del nostro viaggio insieme incontrammo il “Ponte dei Pugni”, ma che ne dite di imboccare una nuova traiettoria? Ad esempio percorriamo una “Salisada“? Nonostante possa sembrare solo una parola dal suono strano, questa designazione rappresenta una svolta epocale nella storia dell’urbanizzazione di questa città. Significa infatti “Strada selciata” e contrassegna le prime strade dotate di pavimentazione, testimoniando un momento cruciale nella trasformazione della città dai tempi antichi a quelli con tracce di modernità.
Una calle dopo l’altra, attraverseremo sicuramente almeno un “Campo” (uno dei più famosi è il “Campo Manin” che si trova più a sud ovest del Ponte di Rialto), si tratta di spazi aperti e polivalenti che un tempo ospitavano coltivazioni (ebbene sì!) e oggi sono i palcoscenici di ferventi momenti di vita quotidiana veneziana o luoghi in cui si affacciano bar e negozi dei più svariati.
Siete passati dalla Stazione ferroviaria per andare verso la il Ghetto (li avete visti i “Grattacieli”?) o verso il cuore di Cannaregio? Bene, avete sicuramente camminato sulla “Lista“, non è quella della spesa o un elenco di nomi, non fate i furbetti, le “Liste“, con le loro pietre bianche, ci raccontano storie di immunità diplomatica e collegamenti vitali nella città, scorrendo infatti nei pressi delle dimore o palazzi di qualche ambasciatore.
Uno dei miei percorsi preferiti a Venezia, per il senso di poesia che mi trasmettono, sono quelli indicati come “Rio Terà” (ad esempio il Rio terà dei Pensieri), una strana denominazione che indica strade costruite sopra ex canali, testimonianze mute di un passato ormai sommerso, anzi, interrato! Quando vi passo adoro immaginare come quel selciato potesse essere stato un canale e come sarebbe potuto apparire ai nostri occhi oggi. Tra l’altro anche qui, come in Campo San Barnaba, c’è spesso una bottega della frutta galleggiante, dovete assolutamente scoprirla!

Perdonatemi se ora vi farò pensare all’estate o alla prova costume, che ne dite di andare a scoprire cosa sia una “Piscina“? La piscina, a differenza del rio terà, non è ottenuta dall’interramento di un canale, ma piuttosto dalla predisposizione di uno stagno, di un laghetto o di un’area paludosa grazie alle maree. Solitamente veniva destinata ad attività di pesca o persino di nuoto, questa denominazione riflette la sua originaria funzione, conservata nel nome toponomastico nonostante le bonifiche avvenute nel tempo.
Lo sapete come si chiamano le diramazioni delle Calli? Pensate alla Calle come un grande tronco da cui partono tanti e fitti “Rami“, questo è il nome dunque e, spesso, queste viuzze ci portano verso segreti nascosti e avventure inaspettate.
E a proposito di calli e rami angusti, la conoscete la più stretta tra tutte? Si tratta quasi di un Guinness con i suoi 53cm di ampiezza ed è la celebre “Calle Varisco“. Lì il passaggio è un vero e proprio atto di coraggio tra muri antichi, capochiave sporgenti, pervietà e segreti da farsi sussurrare dalle pareti delle case che ne fanno da confine.

Ma perché Venezia è così ricca di passaggi angusti? Semplice! Perché i Veneziani erano obbligati a lasciare un passaggio per ottenere i permessi di costruzione, trovandosi così costretti a ingegnarsi nel lasciare meno spazio possibile (da 8m a 53cm i numeri massimi e minimi attuali) per il passaggio delle persone negli spazi concessi.

Inoltre, oltre a raccontarci storie, eventi e personaggi, i nomi delle calli ci indicano spesso le professioni svolte dai veneziani in quei luoghi, ad esempio: calle del forno, calle del tagiapiera, calle dei fabbri, calle dei botteri, calle del spezier, calle delle rasse; in altri casi ci rimandano ad altari o angoli sacri come nel caso di: calle del Cristo, calle della Madonna,Calle del Paradiso; oppure, non meno frequente, le calli prendevano nome dalle famiglie nobili che le hanno frequentate o abitate: calle Dolfin, calle Benzoni, calle Da Ponte, calle Vallaresso, calle Bressana; infine ci sono anche le calli i cui nomi sono figli di eventi rilevanti o funzioni specifiche, quali anche gli omicidi, è il caso di Rio terà degli assassini. Infine, sapete cos’è uno Squero? A Venezia ce ne sono tanti, e la definizione la recuperiamo direttamente dall’enciclopedia:
squèro s. m. [dal gr. ἐσχάριον «cantiere»], region. – 1. Cantiere navale per la costruzione e la riparazione di imbarcazioni e navi di piccolo tonnellaggio
Fonte: Treccani
Dunque, come per i detti e soprannomi famigliari di cui vi ho parlato poco tempo fa, anche la toponomastica subisce l’influsso del circostante, delle storie e delle tradizioni locali.
Eccovi infine una selezione di parole che sono comunissime all’interno della toponomastica veneziana, ma che non sono riuscito ad incastonare all’interno dell’articolo:
- Nizioleti: La parola in veneziano indicherebbe i piccoli lenzuoli, ma forte della fantasia locale, si fa metafora visiva sui muri sui quali vengono dipinti rettangoli bianchi che recano i nomi delle varie vie veneziane in caratteri di colore nero.
- Fondamenta: Sono le vie che però costeggiano i canali ampi o specchi d’acqua, spesso godono di paesaggi bellissimi e sono l’elemento che separa i palazzi dalle acque.
- Sotoportego: passaggi coperti, corridoi, che attraversano edifici e collegano zone distinte.
- Corte: piccoli cortili e spazi civici più interni, talvolta nascosti e affascinanti.
- Campiello: piazzette più piccole e intime rispetto ai campi principali.
- Bacino: ampi specchi d’acqua, come il Bacino di San Marco, luoghi di grande visibilità.
- Carreggiata: strade più ampie, a volte concesso come sinonimo moderno per indicare vie principali, “Carizzàda” è un termine ancora più frequente a Pellestrina e San Pietro in Volta per esempio.
- Crosera: intersezione o crocevia tra due o più calli, spesso piccole e nascoste.
- Fondaco: antichi magazzini veneziani, spesso con accesso sia dalla strada che dall’acqua, famosissimo quello vicino al Ponte di Rialto che prende il nome di “Fondaco dei Tedeschi”, ex sede centrale delle Poste Italiane e oggi sede di un negozio di marchi di lusso con una terrazza panoramica su prenotazione gratuita di grande unicità.
In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.
Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!
Vi aspetto con nuovi segreti e avventure ogni venerdì!
Vi siete persi gli articoli precedenti?
Non preoccupatevi, potete trovarli tutti cliccando QUI!
E, per non perdere le prossime pubblicazioni, seguitemi anche su Instagram!”
Leggete altre cose interessanti:
Come essere turisti responsabili
10 cose da fare a Pellestrina almeno una volta nella vita
Tutti gli articoli su Pellestrina
Burano comoda e a portata di Vaporetto
Scopri di più da Tra Realtà e Sogno
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.


Pingback: 10 cose insolite da fare a Venezia almeno una volta nella vita | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Piscina San Moisè ed il pontile segreto dei Pittori – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Chiesa Murata tra le Case, San Giovanni Elemosinario a San Polo | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Pontile più Instagrammabile della città è a Cannaregio! | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Scopri con me Calle Varisco, la più stretta di Venezia | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Palla di Cannone sulla facciata della Chiesa di San Nicola da Tolentino – Sestiere di Santa Croce | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Caccia al Tesoro Fotografica #trarealtaesogno! | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Vetro di Murano tra Storia, Segreti e Fascino dell’Icona Veneziana | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Chiesa di San Giacomo con l’Orologio da 24 Ore e il Gobbo di Rialto | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Caffè della Serra dei Giardini – Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Trucco per Attraversare il Canal Grande in Gondola con Soli 2€ | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: L’Orologio dei Mori e la Sparizione di un Doge – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Alla Scoperta della Giudecca – Prima Puntata – Dorsoduro | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Alla Scoperta della Giudecca – Seconda Puntata – Dorsoduro | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Le Antiche Botteghe, il Ponte di Rialto e il Loro Ruolo nel Passato | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Le Misteriose Statue in Campo dei Mori e la Casa del Tintoretto – Cannaregio | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Pescheria Storica, la Porta della Botte e il Pozzo Più Grande della Città – San Polo | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Pescheria Storica, la Porta della Botte e il Pozzo Più Grande della Città – San Polo | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Sulle tracce di Carlo Goldoni l’autore veneziano che scrisse sedici commedie in un solo anno. | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La casa penisola del Sestiere di Castello, benvenuti a Palazzo Tetta | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Sotoportego Zurlin, il più basso della città – Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Balcone del Doge a Palazzo Ducale – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Ponte Chiodo, il più iconico ponte privato di Venezia – Cannaregio | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Intrecci di Toponomastica e Fede – Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Supermercato nel Teatro – Cannaregio | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Palazzo Dimezzato – Sestiere di Santa Croce | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Pietra Bianca del Potere a San Pietro di Castello – Sestiere di Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Le ancorette “portafortuna” – Cannaregio | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Mascherone a difesa di Santa Maria Formosa – Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Siete alla ricerca del panorama perfetto? Salite sul campanile di San Giorgio! – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Quali sono le idee, le parole e gli oggetti che sono nati a Venezia? | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Ponte del Lovo, la miglior vista sul Campanile di San Marco – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Un Papero di Lego, un Drago, le Antiche Poste ed un Caffè – Tracce di una Venezia Perduta e di una Ritrovata | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Bepi, il Fantasma di Venezia – Sestiere di Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Vi Racconto il Volto di Venezia ai tempi della Pandemia e del Lockdown | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Palazzo Grimani, Una Gemma Nascosta nel Sestiere di Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La Porta Blu di Castello, Una Scoperta dell’epoca Digitale Tra Storia e Mistero | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Palazzo Ducale – Prima puntata. La Porta della Carta, la Scala dei Giganti e le incoronazioni dei Dogi | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Palazzo Ducale – Seconda puntata. Le Prigioni Nuove ed il Ponte dei Sospiri | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Palazzo Ducale – Terza puntata. Le Bocche di Leone e il sistema delle denunce segrete. | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Palazzo Ducale – Quarta puntata. Il governo della Serenissima e la sua modernità. | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Il Labirinto di Borges nell’Isola di San Giorgio Maggiore – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: La foresta capovolta e le fondamenta invisibili della Serenissima | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Hotel San Fantin, il memoriale delle palle di cannone e dell’eroica resistenza veneziana – Sestiere di San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: L’Arsenale di Venezia e la Passerella che guarda a Murano – Castello | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Costantino Reyer ed il Palasport della Misericordia, un Tempio del Basket | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Storia della Vecchia che fermò i rivoltosi con un mortaio da cucina – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Le Scuole Grandi e il Viaggio dei Cavalli di San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Ponte del Lovo, la miglior vista sul Campanile di San Marco – San Marco | Tra Realtà e Sogno
Pingback: I Segreti di Venezia: Lo spioncino sul pavimento – San Marco | Tra Realtà e Sogno