I Segreti di Venezia: Il Labirinto di Borges nell’Isola di San Giorgio Maggiore – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. A Venezia, perdersi non è solo possibile, è quasi inevitabile. La città stessa è una metafora vivente di un dedalo, dove ogni angolo racconta un frammento di quotidianità che si intreccia con la sua cronica e affascinante atipicità di arcipelago abitato. Non poteva dunque esistere luogo migliore per concepire un labirinto ispirato e dedicato ad uno dei più grandi autori del 1900: Jorge Luis Borges.

Dove si trova il Labirinto di Borges? Perchè proprio a Venezia?

Il Labirinto Borges fa parte del complesso della Fondazione Cini, una Onlus istituita nell’aprile 1951, che ha trasformato l’Isola di San Giorgio Maggiore da ex area militare degradata a un centro internazionale di arte e cultura. Grazie al suo impegno, sono stati restaurati i monumenti dell’isola e sono nate istituzioni educative, sociali e artistiche. Situato dietro il Chiostro del Palladio e il Chiostro dei Cipressi, il Labirinto Borges è una ricostruzione del giardino-labirinto progettato da Randoll Coate in omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Inaugurato il 14 giugno 2011, esattamente 25 anni dopo la sua morte, il labirinto è composto da 3.250 piante di bosso che, dall’alto, disegnano il nome del geniale poeta. Questo labirinto-giardino non invita a perdersi, ma a scoprire una dimensione di pura bellezza. La scelta di Venezia non fu affatto casuale, Borges amava visceralmente Venezia, e la vedova raccontò: “Questo labirinto si è fatto qui a Venezia perché era una delle città più amate da Borges, una città labirinto essa stessa, una città unica di una delicatezza e una complessità sottili. E meravigliosa con una storia altrettanto meravigliosa”.

una gondola davanti a piazza san marco

Che tipo di esperienza è?

Il Labirinto Borges offre un percorso di 1 chilometro sicuro e accessibile anche agli ipovedenti. Non è un labirinto trappola, ma una passeggiata nel verde che provoca, a tratti, un senso di disorientamento, conducendo il visitatore in una dimensione tra lo spirituale e il metafisico. Il cammino stimola riflessioni e raccoglimento. Il giardino ospita elementi cari a Borges, come clessidre, specchi, sabbia, una tigre, un bastone e un enorme punto interrogativo.

Le foto dall’alto sono state realizzate visitando il Campanile di San Giorgio che, dalla sua sommità, regala una delle viste su Venezia più affascinanti.

Come si arriva?

Per raggiungere l’Isola di San Giorgio Maggiore da Piazzale Roma o da Piazza San Marco, è possibile utilizzare il vaporetto della linea Actv 2.

Da Piazzale Roma:

Recarsi alla fermata del vaporetto e prendere la linea 2 in direzione “San Marco/San Zaccaria”. Il viaggio ha una durata di circa 40 minuti.

Da Piazza San Marco:

Dalla fermata “San Zaccaria” (situata lungo Riva degli Schiavoni), prendere la linea 2 del vaporetto in direzione “San Giorgio”. La traversata dura circa 3 minuti.

Si consiglia di verificare gli orari aggiornati del servizio di navigazione sul sito ufficiale di Actv.

panorama di Venezia dalla torre campanaria di san giorgio maggiore

Come posso visitarlo?

Per visitare il Labirinto Borges sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, è necessario prenotare un tour organizzato che include l’accesso al labirinto e una visita guidata. I tour sono disponibili tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00, escluso il mercoledì.

Come prenotare:

  • Online: È possibile prenotare il tour direttamente sul sito ufficiale della Fondazione Giorgio Cini.
  • In loco: È possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria situata all’ingresso dell’Isola di San Giorgio Maggiore.
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In conclusione:

In conclusione, il Labirinto Borges rappresenta una fusione unica di arte, letteratura e natura nel cuore di Venezia. Situato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente che stimola riflessioni e emozioni profonde. La sua creazione non solo celebra l’opera di Jorge Luis Borges, ma sottolinea anche l’impegno della Fondazione Giorgio Cini nel valorizzare il patrimonio culturale veneziano. Una visita a questo labirinto è un’opportunità per immergersi in un ambiente che unisce bellezza, storia e innovazione, rendendo omaggio a una delle città più affascinanti del mondo.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Un Papero di Lego, un Drago, le Antiche Poste ed un Caffè – Tracce di una Venezia Perduta e di una Ritrovata

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Oggi riflettiamo su come passato e futuro siano le due facce di una stessa medaglia: ciò che vediamo dipende dal lato cui apparteniamo, mentre il resto ci rimane nascosto.

Un Papero di Lego a Venezia?

Ci troviamo a Cannaregio, sul versante che ci permette di proseguire a piedi verso Rialto e San Marco o nella direzione della Chiesa di San Giovanni e Paolo. Qui, tra le calli, sopravvive la testimonianza di un passato relativamente recente: un tempo questo angolo ospitava Molin, un celebre negozio di giocattoli attivo dal 1865 al 2007. A perpetua memoria di quella storia, il “Soldato Quo” veglia ancora dalla sua finestra, resistendo al passare del tempo e delle mode, osservando i passanti da decenni con la sua immutabile presenza.

Un Drago a Venezia?

Attraversato il Ponte di Rialto in direzione del Sestiere di San Marco e proseguendo verso la Chiesa di San Salvador, ci imbattiamo in un drago celebre tra i veneziani e non. È il “Drago di Marforio”, un’opera di eccezionale valore artistico, realizzata in bronzo attraverso la raffinata e antica tecnica della fusione a cera persa. Osservando la lampada che sorregge, si nota un dettaglio speciale: raffigura tre ombrelli aperti, omaggio alla storica bottega “Fabbrica ombrelli Bartolameo Marforio”. Questa attività, fondata nel 1875 e tramandata per cinque generazioni, era famosa non solo per gli ombrelli di altissima qualità, ma anche per borse, valigie e altri accessori eleganti. Le sue vetrine erano una tappa obbligata per chiunque passasse, un richiamo irresistibile che oggi vive nel ricordo di molti.

Le Antiche Poste di Venezia:

Il “Fontego dei Tedeschi è uno dei palazzi più affascinanti e panoramici che si affacciano sul Canal Grande di tutta Venezia. Oggi (2024) è tristemente noto per essere al centro delle cronache a causa del fallimento dichiarato dalla società che gestisce l’attività commerciale al suo interno, la quale chiuderà nel 2025. Questo palazzo, tra i più iconici della città, ha ospitato per decenni la sede principale delle Poste Italiane a Venezia. Sulle sue facciate più intime, che si affacciano sulle calli circostanti, sono ancora visibili le insegne originali e le feritoie usate un tempo per l’“impostazione corrispondenze”, nonché scorci mozzafiato che si aprono verso il Ponte di Rialto, rivelando un angolo di Venezia di rara bellezza. Tra l’altro, non dimentichiamolo, al suo interno serba anche uno dei 5 orologi da 24 ore di tutta la città.

Il Caffè Florian… “Gemelli”:

Tutti conoscono il celebre “Caffè Florian” di Piazza San Marco, ma quanti di voi sanno che, per un periodo, il caffè ha avuto una seconda sede a pochi passi da Rialto? In pochi, vero? Ebbene, il “Caffè Florian Gemelli” è stato inaugurato nel 1957 in Marzaria San Salvador con l’intento di portare il prestigio del caffè in un’altra zona storica di Venezia. Tuttavia, la sede ha chiuso pochi anni dopo.

Marzaria San Salvador, ove sorgeva il Caffè Florian Gemelli
Marzaria San Salvador, ove sorgeva il Caffè Florian Gemelli

Infine, dopo aver esplorato luoghi perduti, due da scoprire e riscoprire:

Venezia è un crogiolo di arte, tradizioni e dolcezza. Due esempi emblematici di storia e gusto sono le storiche botteghe della città. “Emilio Ceccato”, situato sotto il Ponte di Rialto nel Sestiere di San Polo, nasce nel 1866 come laboratorio di gioielleria e, dopo l’evoluzione nel 1897 grazie al figlio Emilio, diventa una merceria rinomata. Oggi, continua a offrire prodotti artigianali di alta qualità, celebrando la tradizione veneziana, con particolare attenzione all’abbigliamento dei Gondolieri. Poco più avanti, in Ruga dei Spezieri (vicina a Chiesa di San Giovanni Elemosinario), troviamo la Drogheria Mascari, un angolo di tentazione gastronomica che propone una selezione raffinata di spezie, tè, caffè, dolci, frutta secca e vini italiani, mantenendo intatta un’atmosfera tradizionale che la rende una tappa imperdibile per i buongustai.

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In conclusione:

Ogni angolo di Venezia custodisce un frammento di storia, e ogni passo ci avvicina a un passato che ancora vive nelle sue calli e nei suoi palazzi. Tra ombre, fragori e onde, si celano storie di artigianato, tradizione e passione, che rendono questa città senza tempo. Camminando, si vive un’esperienza sensoriale unica, dove ogni dettaglio svela la bellezza di un luogo che non smette mai di incantare. Venezia non è solo da vedere, ma da sentire, da vivere, da respirare. Ogni passo ci riporta al passato, mentre ci facciamo proiezione del futuro.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Ponte del Lovo, la miglior vista sul Campanile di San Marco – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. È noto a tutti che Venezia sappia riservare degli scorci, più o meno segreti, unici ed emozionanti. Quello che scopriremo oggi ci regala una vista davvero speciale nella direzione del Campanile più famoso della città.

Come si arriva al Ponte del Lovo?

Per arrivare al Ponte del Lovo dal Ponte di Rialto è semplice! Attraversa il ponte in direzione del sestiere di San Marco, poi prosegui dritto lungo Calle Larga Mazzini. Dopo un po’, gira a destra in Calle del Lovo e vai avanti fino al ponte. È davvero vicino, ci vogliono solo pochi minuti a piedi. E lungo il percorso, tieni gli occhi aperti: ci sono scorci bellissimi, tipicamente veneziani!

la vista sul campanile di san marco dal ponte del lovo
la vista sul Campanile di San Marco dal Ponte del Lovo

Cosa rende unico il panorama?

Dal ponte potremo ammirare due tipi di scorcio. Verso sud-est, il Campanile di San Marco si erge maestoso tra i palazzi circostanti, vegliando sulla città. Verso nord-ovest, invece, potremo scorgere un piccolo ponte in lontananza, affacciato sul Canal Grande, sotto il quale spesso transitano le affascinanti gondole.

Cosa troviamo nelle vicinanze?

Poco distante si trova il Monumento a Carlo Goldoni, situato in Campo San Bortolomio. Questo monumento in bronzo, realizzato nel 1883, celebra il famoso commediografo veneziano, una figura di grande importanza per la cultura della città.

Proseguendo, non puoi perderti il celebre Ponte di Rialto, uno dei ponti più antichi e famosi di Venezia, che attraversa il Canal Grande. La sua architettura e le viste mozzafiato lo rendono uno dei luoghi più fotografati.

A breve distanza c’è anche il Ponte dei Sospiri, un simbolo romantico e misterioso. Questo ponte in pietra bianca collega il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove ed è avvolto da leggende affascinanti.

Infine, non puoi lasciare Venezia senza visitare Piazza San Marco, il cuore pulsante della città. Qui troverai monumenti iconici come la Basilica di San Marco, il Campanile e il Palazzo Ducale, veri capolavori di arte e storia.

Tutte queste meraviglie sono raggiungibili con una piacevole passeggiata, perfetta per immergerti nella magia di Venezia.

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In conclusione:

Ogni passo ci porta alla scoperta di storie antiche, mentre i ponti e le piazze, come il Ponte del Lovo e Piazza San Marco, ci rivelano scorci unici che catturano l’essenza di questa città lagunare. Passeggiando tra i suoi vicoli, si percepisce un’atmosfera senza tempo, dove il passato e il presente si intrecciano in ogni pietra. Un viaggio a Venezia è un’esperienza che va oltre la vista, è un’esplorazione dei suoi suoni, dei suoi odori e della sua anima.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Quali sono le idee, le parole e gli oggetti che sono nati a Venezia?

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Venezia è stata ed è una culla di cultura, arte, idee, mediazione interculturale e innovazione. Nel quotidiano però, quante cose “dobbiamo” a Venezia? Continuate a leggere, scoprirete le più curiose e particolari.

Il saluto di ogni giorno è tutto veneziano:

Partiamo dalle cose semplici: quante volte al giorno diciamo “Ciao!”? Tantissime! Eppure, in pochi sanno che questa parola deriva da un modo di salutarsi con ossequiosità tipicamente veneziano. Infatti, era abitudine dire “Vostro schiavo”, nel senso di “A disposizione, eccomi”, troncato poi nell’abbreviazione “Ciao” (Sciào).

“Ciao! Giretto in Gondola?”

Il vederci bene:

L’usanza di utilizzare delle lenti per correggere difetti visivi o per ripararsi dal sole nacque a Venezia. Pare che un vetraio si accorse che, poggiando un vetro curvo sopra le lettere, queste diventassero più grandi. Gli uomini cominciarono così a utilizzare lenti da sole verdi anche per proteggersi dal sole, mentre alle donne si lasciò l’uso di palette riparanti. Senza i mastri vetrai, niente telescopio per Galileo!

L’idea degli occhiali vi è piaciuta? Nel 1474 avreste potuto anche brevettarla!

Il brevetto ha origine a Venezia nel 1474 con la prima legge storica sulla protezione delle invenzioni. La Repubblica di Venezia stabilì che gli inventori potessero registrare le proprie creazioni e ottenere un monopolio temporaneo (circa 10 anni) sul loro sfruttamento. La norma mirava a tutelare l’originalità delle innovazioni e incentivare il progresso tecnologico. Questo sistema rappresenta un precursore fondamentale dei moderni brevetti internazionali, che ancora oggi tutelano creatività e ingegno.

Il 50% dei libri in Europa:

Tra i primati da ricordare c’è anche quello della stampa (e adesso chi glielo dice a Gutenberg?). Pare infatti che nel 1500 la metà dei libri europei fosse stampata qui. Sempre a Venezia dobbiamo la celebrità di Aldo Manuzio, perfezionatore del formato tascabile, inventore del corsivo per la stampa e della sistemazione definitiva della punteggiatura. Un tipografo rinascimentale che ha portato ai massimi livelli la sua arte.

A proposito di libri, la Libreria Acqua Alta

A proposito di caratteri “moderni”:

A Venezia è nata la “@”. Sì, esatto, proprio la chiocciolina che usiamo come suffisso nelle email. Pare fosse un’unità di misura commerciale, la anfora, atta a rappresentare il peso o la capacità per i liquidi.

La Scuola Grande di San Marco

È possibile vederne una, cercando bene, scolpita in piccolo sui marmi della facciata della “Scuola Grande di San Marco” – oggi Ospedale Civile di Venezia presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.

Una tazza nel caffè più antico del mondo:

Ebbene sì, a Venezia non è stata inventata la famosa bevanda, ma nel 1685, grazie a un ambasciatore veneziano, il Morosini, questa poté arrivare in città. La scoprì in Turchia, a Costantinopoli, dove gli abitanti la consumavano per tenersi svegli. Un primato, però, Venezia lo ha ottenuto grazie al Caffè Florian, il più antico del mondo dove si sia servita questa bevanda, per cui la città impazzì letteralmente.

La contabilità moderna è nata a Venezia:

Era il 1494 quando Luca Pacioli scrisse il primo libro in cui figurava la “partita doppia”, codificando così una prassi giunta fino ai nostri giorni.

A proposito di conti, uno specchio costava quanto tre opere di Tiziano:

Ai mastri vetrai dobbiamo tantissimo in termini artistici e di innovazione, ma avreste mai immaginato che lo specchio fosse nato qui? Incredibile! Ebbene sì, e questa invenzione fruttò somme cospicue nelle casse della Repubblica. Fino ad allora, per vedersi era necessario avvicinarsi a “specchi d’acqua” o riflessi casuali. L’immagine riflessa perfettamente la dobbiamo a questa invenzione, tanto semplice quanto rivoluzionaria. Al punto che il Re Sole decise di corrompere dei mastri vetrai e tradurli al suo cospetto in Francia per adornare la sua reggia e insegnare quest’arte in loco. Non serve specificare quanto il business veneziano ne risentì in termini di vendite.

La millenaria arte del vetro di Murano

E se vi dicessi che il “ballottaggio” elettorale nasce a Venezia?

Tutto nasce dal fatto che le votazioni, personali e segrete per eleggere il Doge, venivano fatte con sfere rivestite di tessuto: le balotte, così da non produrre rumore una volta deposte nelle urne elettorali.

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In conclusione:

In conclusione, Venezia non è solo una città di straordinaria bellezza, ma un laboratorio storico di idee, invenzioni e tradizioni che ancora oggi influenzano la nostra vita quotidiana. Dai saluti alle scoperte scientifiche, dalle lenti agli specchi, fino alla contabilità e alla stampa, Venezia ha lasciato un’impronta indelebile nella storia mondiale. Un viaggio tra le sue calli significa scoprire quanta modernità sia nata negli intrecci di terre e canali, rendendola, ancora oggi, unica al mondo.

Il “Ponte votivo galleggiante per la Madonna della Salute

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

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I Segreti di Venezia: Siete alla ricerca del panorama perfetto? Salite sul campanile di San Giorgio! – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Venezia, lo sappiamo bene, è un’isola composta da tantissime isole, un vero e proprio organismo pluricellulare. Qui, tra una peculiarità e l’altra, ogni anfratto cela bellezze uniche tutte da scoprire. Oggi vi accompagno alla scoperta del panorama perfetto. Siete pronti? Partiamo!

Come si arriva all’Isola di San Giorgio Maggiore?

Visto e considerato che raggiungere San Giorgio a nuoto sarebbe un’impresa tutt’altro che consigliabile, non vi resta che optare per un comodo viaggio sulla Linea 2 dell’ACTV. Anche solo per una breve fermata da San Marco a San Giorgio, in meno di 5 minuti sarete a destinazione. Lo stesso vale se vi trovate a visitare l’Isola della Giudecca (intorno alla quale ho scritto un articolo in due parti che trovate qui, parte 1 e parte 2): potrete facilmente attraversare il breve tratto di laguna che la separa da San Giorgio partendo dalla fermata Giudecca “Zitelle”.

Piazza San Marco, il campanile e Palazzo Ducale visti e riflessi da San Giorgio

Cosa rende unico il panorama da questa torre campanaria?

Quando attraversiamo Piazza San Marco e saliamo sul suo omonimo campanile, ci ritroviamo ad ammirare Venezia dall’alto, ma perdiamo la prospettiva sul suo cuore pulsante, trovandoci elevati al di sopra del suo centro. Il vantaggio posizionale di San Giorgio è unico: oltre a essere quasi un avamposto sul bacino più bello della città, si trova esattamente in parallelo a Punta della Dogana, dove i due canali veneziani, Canal Grande e Canale della Giudecca, si fondono in un’unica maestosa arteria. Inoltre, da qui, potremo godere di Piazza San Marco e di tutto ciò che la rende unica da una prospettiva privilegiata. Un punto di vista davvero speciale. Giudicate voi stessi dalla foto qui sotto!

Vista dal campanile di San Giorgio nella direzione di San Marco

Quanto costa salire?

Per accedere alla torre campanaria di San Giorgio Maggiore e ammirare il panorama circostante, basta acquistare un biglietto di 8 euro, che include l’uso dell’ascensore dedicato per raggiungere la sommità del campanile. Gli orari di apertura vanno dalle 9:00 alle 19:00.

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E se capitassimo in una giornata di “stravedamento”, cosa cambierebbe?

Se saremo fortunati, assisteremo a un fenomeno atmosferico in cui l’aria diventa cristallina e trasparente, offrendoci un orizzonte nitido e ben definito che si estende in profondità. Quando venti come la Bora spazzano via nebbia, inquinamento e impurità dalla pianura, la visibilità aumenta in modo sorprendente, passando dai consueti pochi chilometri a decine o addirittura centinaia. Con queste condizioni, non è così raro scorgere le Dolomiti che abbracciano San Marco in tutta la loro maestosità.

In conclusione:

In conclusione, San Giorgio Maggiore non è solo un punto panoramico straordinario, ma un angolo di Venezia che regala emozioni uniche. Ogni visita offre un’opportunità per vedere la città da una prospettiva inedita, lontana dalla frenesia dei luoghi più turistici. Con la sua posizione privilegiata, il campanile di San Giorgio è un osservatorio ideale per scoprire il cuore pulsante della laguna e oltre. Inoltre, la Fondazione Giorgio Cini, ospite di mostre e eventi culturali di prestigio, arricchisce ulteriormente l’esperienza. Se avrete la fortuna di visitarlo in una giornata di “stravedamento”, l’esperienza sarà ancora più memorabile. Venezia, in tutta la sua bellezza, si rivelerà sotto una luce straordinaria.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

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