I Segreti di Venezia: Storia della Vecchia che fermò i rivoltosi con un mortaio da cucina – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Venezia è uno scrigno di vicende note e meno note; alcune, pur nella loro straordinaria bellezza, si nascondono con sottile ironia proprio là dove turisti e curiosi passano ogni giorno, spesso senza accorgersene. È proprio qui che risiede la magia di questa narrazione: nel rendere indimenticabile ciò che, troppo spesso, sfugge allo sguardo.

isegretidivenezia.com

Dove incontrare la “Vecchia” ed il suo mortaio?

Ci troviamo, come vedrete nello scatto sottostante, a pochi passi da Piazza San Marco, esattamente nei pressi del portico sovrastato dall’Orologio dei Mori e innanzi alla Basilica di San Marco ed a Palazzo Ducale. Se proprio qui alzerete gli occhi verso l’alto, scorgerete senza faticare un altorilievo che raffigura un’anziana signora nel momento esatto in cui rovesciava un mortaio sui passanti. Era la “Vecia del Morter”. Una vicenda che, per quanto surreale, si lega a stretto filo alla storia di Venezia.

piazza san marco dal portico dell'orologio dei mori

Quando e cosa è accaduto?

Ricordate questa data: il 15 giugno 1310. Ci arriveremo tra poco. Il contesto racconta di una Venezia scossa dall’aperta conflittualità tra le famiglie patrizie e quelle borghesi. Quest’ultime, infatti, grazie ai commerci, si erano arricchite, accrescendo potere ed influenza cittadina, andando così ad esacerbare le ambizioni di un’adeguata rappresentanza nella politica cittadina. Alla salita al potere del Doge Pietro Gradenigo, gli sconfitti, che avevano puntato tutto su Jacopo Tiepolo, tentarono – proprio quel 15 giugno – di assaltare Palazzo Ducale.

Qui entra in gioco la “Vecchia” che, proprio lì dove ammirerete l’altorilievo, fece la sua mossa: lanciò il suo mortaio dal balcone, centrando alla testa l’alfiere di Bajamonte Tiepolo, leader della rivolta. Presi alla sprovvista dall’accaduto, si generò un tumulto tale da mettere in fuga buona parte dei rivoltosi, lasciando soli e sconfitti i più temerari superstiti sotto i colpi dei fedelissimi del Doge.

la vecchia col mortaio 15 giugno 1310 nel contesto della torre dei mori e piazza san marco

La morale della storia:

Invenzione o fatto storico poco importa: ciò che davvero conta è la forza simbolica di questa storia. È il segno che, spesso, non sono le grandi strategie o i poteri costituiti a imprimere una svolta alla storia, ma il gesto istintivo e coraggioso di un singolo, mosso dalla volontà, dalla rabbia o dal semplice buon senso popolare. In questo caso, è la “pancia del popolo” — quella saggezza antica e viscerale — a prevalere sui grandi sistemi, spezzando equilibri consolidati e innescando un cambiamento che, in fondo, riflette il desiderio collettivo di giustizia e partecipazione. Una lezione che ci ricorda come, talvolta, siano proprio le azioni inaspettate e spontanee a lasciare il segno più profondo nella memoria di una città.

la vecchia col mortaio 15 giugno 1310
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In conclusione:

In conclusione, la “Vecia del Morter” incarna lo spirito più autentico di Venezia: imprevedibile, ironico e capace di sorprendere. Che sia leggenda o realtà, il suo gesto racconta una verità eterna: anche il più piccolo gesto o personaggio può cambiare il corso degli eventi. È il popolo, con le sue azioni quotidiane, a scrivere la storia. E a Venezia, ogni pietra sembra ricordarcelo. Basta saper guardare.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Il Labirinto di Borges nell’Isola di San Giorgio Maggiore – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. A Venezia, perdersi non è solo possibile, è quasi inevitabile. La città stessa è una metafora vivente di un dedalo, dove ogni angolo racconta un frammento di quotidianità che si intreccia con la sua cronica e affascinante atipicità di arcipelago abitato. Non poteva dunque esistere luogo migliore per concepire un labirinto ispirato e dedicato ad uno dei più grandi autori del 1900: Jorge Luis Borges.

Dove si trova il Labirinto di Borges? Perchè proprio a Venezia?

Il Labirinto Borges fa parte del complesso della Fondazione Cini, una Onlus istituita nell’aprile 1951, che ha trasformato l’Isola di San Giorgio Maggiore da ex area militare degradata a un centro internazionale di arte e cultura. Grazie al suo impegno, sono stati restaurati i monumenti dell’isola e sono nate istituzioni educative, sociali e artistiche. Situato dietro il Chiostro del Palladio e il Chiostro dei Cipressi, il Labirinto Borges è una ricostruzione del giardino-labirinto progettato da Randoll Coate in omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Inaugurato il 14 giugno 2011, esattamente 25 anni dopo la sua morte, il labirinto è composto da 3.250 piante di bosso che, dall’alto, disegnano il nome del geniale poeta. Questo labirinto-giardino non invita a perdersi, ma a scoprire una dimensione di pura bellezza. La scelta di Venezia non fu affatto casuale, Borges amava visceralmente Venezia, e la vedova raccontò: “Questo labirinto si è fatto qui a Venezia perché era una delle città più amate da Borges, una città labirinto essa stessa, una città unica di una delicatezza e una complessità sottili. E meravigliosa con una storia altrettanto meravigliosa”.

una gondola davanti a piazza san marco

Che tipo di esperienza è?

Il Labirinto Borges offre un percorso di 1 chilometro sicuro e accessibile anche agli ipovedenti. Non è un labirinto trappola, ma una passeggiata nel verde che provoca, a tratti, un senso di disorientamento, conducendo il visitatore in una dimensione tra lo spirituale e il metafisico. Il cammino stimola riflessioni e raccoglimento. Il giardino ospita elementi cari a Borges, come clessidre, specchi, sabbia, una tigre, un bastone e un enorme punto interrogativo.

Le foto dall’alto sono state realizzate visitando il Campanile di San Giorgio che, dalla sua sommità, regala una delle viste su Venezia più affascinanti.

Come si arriva?

Per raggiungere l’Isola di San Giorgio Maggiore da Piazzale Roma o da Piazza San Marco, è possibile utilizzare il vaporetto della linea Actv 2.

Da Piazzale Roma:

Recarsi alla fermata del vaporetto e prendere la linea 2 in direzione “San Marco/San Zaccaria”. Il viaggio ha una durata di circa 40 minuti.

Da Piazza San Marco:

Dalla fermata “San Zaccaria” (situata lungo Riva degli Schiavoni), prendere la linea 2 del vaporetto in direzione “San Giorgio”. La traversata dura circa 3 minuti.

Si consiglia di verificare gli orari aggiornati del servizio di navigazione sul sito ufficiale di Actv.

panorama di Venezia dalla torre campanaria di san giorgio maggiore

Come posso visitarlo?

Per visitare il Labirinto Borges sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, è necessario prenotare un tour organizzato che include l’accesso al labirinto e una visita guidata. I tour sono disponibili tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00, escluso il mercoledì.

Come prenotare:

  • Online: È possibile prenotare il tour direttamente sul sito ufficiale della Fondazione Giorgio Cini.
  • In loco: È possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria situata all’ingresso dell’Isola di San Giorgio Maggiore.
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In conclusione:

In conclusione, il Labirinto Borges rappresenta una fusione unica di arte, letteratura e natura nel cuore di Venezia. Situato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente che stimola riflessioni e emozioni profonde. La sua creazione non solo celebra l’opera di Jorge Luis Borges, ma sottolinea anche l’impegno della Fondazione Giorgio Cini nel valorizzare il patrimonio culturale veneziano. Una visita a questo labirinto è un’opportunità per immergersi in un ambiente che unisce bellezza, storia e innovazione, rendendo omaggio a una delle città più affascinanti del mondo.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

Non dimenticate di condividere questa serie con i vostri amici e familiari per far sì che anche loro possano immergersi nei misteri e nella bellezza di Venezia. Lasciate un commento con le vostre opinioni e condividete le vostre esperienze personali sulla città. La vostra partecipazione rende questa serie ancora più speciale e coinvolgente per tutti!

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I Segreti di Venezia: Ponte del Lovo, la miglior vista sul Campanile di San Marco – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. È noto a tutti che Venezia sappia riservare degli scorci, più o meno segreti, unici ed emozionanti. Quello che scopriremo oggi ci regala una vista davvero speciale nella direzione del Campanile più famoso della città.

Come si arriva al Ponte del Lovo?

Per arrivare al Ponte del Lovo dal Ponte di Rialto è semplice! Attraversa il ponte in direzione del sestiere di San Marco, poi prosegui dritto lungo Calle Larga Mazzini. Dopo un po’, gira a destra in Calle del Lovo e vai avanti fino al ponte. È davvero vicino, ci vogliono solo pochi minuti a piedi. E lungo il percorso, tieni gli occhi aperti: ci sono scorci bellissimi, tipicamente veneziani!

la vista sul campanile di san marco dal ponte del lovo
la vista sul Campanile di San Marco dal Ponte del Lovo

Cosa rende unico il panorama?

Dal ponte potremo ammirare due tipi di scorcio. Verso sud-est, il Campanile di San Marco si erge maestoso tra i palazzi circostanti, vegliando sulla città. Verso nord-ovest, invece, potremo scorgere un piccolo ponte in lontananza, affacciato sul Canal Grande, sotto il quale spesso transitano le affascinanti gondole.

Cosa troviamo nelle vicinanze?

Poco distante si trova il Monumento a Carlo Goldoni, situato in Campo San Bortolomio. Questo monumento in bronzo, realizzato nel 1883, celebra il famoso commediografo veneziano, una figura di grande importanza per la cultura della città.

Proseguendo, non puoi perderti il celebre Ponte di Rialto, uno dei ponti più antichi e famosi di Venezia, che attraversa il Canal Grande. La sua architettura e le viste mozzafiato lo rendono uno dei luoghi più fotografati.

A breve distanza c’è anche il Ponte dei Sospiri, un simbolo romantico e misterioso. Questo ponte in pietra bianca collega il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove ed è avvolto da leggende affascinanti.

Infine, non puoi lasciare Venezia senza visitare Piazza San Marco, il cuore pulsante della città. Qui troverai monumenti iconici come la Basilica di San Marco, il Campanile e il Palazzo Ducale, veri capolavori di arte e storia.

Tutte queste meraviglie sono raggiungibili con una piacevole passeggiata, perfetta per immergerti nella magia di Venezia.

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In conclusione:

Ogni passo ci porta alla scoperta di storie antiche, mentre i ponti e le piazze, come il Ponte del Lovo e Piazza San Marco, ci rivelano scorci unici che catturano l’essenza di questa città lagunare. Passeggiando tra i suoi vicoli, si percepisce un’atmosfera senza tempo, dove il passato e il presente si intrecciano in ogni pietra. Un viaggio a Venezia è un’esperienza che va oltre la vista, è un’esplorazione dei suoi suoni, dei suoi odori e della sua anima.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

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I Segreti di Venezia: Siete alla ricerca del panorama perfetto? Salite sul campanile di San Giorgio! – San Marco

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le affascinanti storie e le unicità della splendida città lagunare. Venezia, lo sappiamo bene, è un’isola composta da tantissime isole, un vero e proprio organismo pluricellulare. Qui, tra una peculiarità e l’altra, ogni anfratto cela bellezze uniche tutte da scoprire. Oggi vi accompagno alla scoperta del panorama perfetto. Siete pronti? Partiamo!

Come si arriva all’Isola di San Giorgio Maggiore?

Visto e considerato che raggiungere San Giorgio a nuoto sarebbe un’impresa tutt’altro che consigliabile, non vi resta che optare per un comodo viaggio sulla Linea 2 dell’ACTV. Anche solo per una breve fermata da San Marco a San Giorgio, in meno di 5 minuti sarete a destinazione. Lo stesso vale se vi trovate a visitare l’Isola della Giudecca (intorno alla quale ho scritto un articolo in due parti che trovate qui, parte 1 e parte 2): potrete facilmente attraversare il breve tratto di laguna che la separa da San Giorgio partendo dalla fermata Giudecca “Zitelle”.

Piazza San Marco, il campanile e Palazzo Ducale visti e riflessi da San Giorgio

Cosa rende unico il panorama da questa torre campanaria?

Quando attraversiamo Piazza San Marco e saliamo sul suo omonimo campanile, ci ritroviamo ad ammirare Venezia dall’alto, ma perdiamo la prospettiva sul suo cuore pulsante, trovandoci elevati al di sopra del suo centro. Il vantaggio posizionale di San Giorgio è unico: oltre a essere quasi un avamposto sul bacino più bello della città, si trova esattamente in parallelo a Punta della Dogana, dove i due canali veneziani, Canal Grande e Canale della Giudecca, si fondono in un’unica maestosa arteria. Inoltre, da qui, potremo godere di Piazza San Marco e di tutto ciò che la rende unica da una prospettiva privilegiata. Un punto di vista davvero speciale. Giudicate voi stessi dalla foto qui sotto!

Vista dal campanile di San Giorgio nella direzione di San Marco

Quanto costa salire?

Per accedere alla torre campanaria di San Giorgio Maggiore e ammirare il panorama circostante, basta acquistare un biglietto di 8 euro, che include l’uso dell’ascensore dedicato per raggiungere la sommità del campanile. Gli orari di apertura vanno dalle 9:00 alle 19:00.

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E se capitassimo in una giornata di “stravedamento”, cosa cambierebbe?

Se saremo fortunati, assisteremo a un fenomeno atmosferico in cui l’aria diventa cristallina e trasparente, offrendoci un orizzonte nitido e ben definito che si estende in profondità. Quando venti come la Bora spazzano via nebbia, inquinamento e impurità dalla pianura, la visibilità aumenta in modo sorprendente, passando dai consueti pochi chilometri a decine o addirittura centinaia. Con queste condizioni, non è così raro scorgere le Dolomiti che abbracciano San Marco in tutta la loro maestosità.

In conclusione:

In conclusione, San Giorgio Maggiore non è solo un punto panoramico straordinario, ma un angolo di Venezia che regala emozioni uniche. Ogni visita offre un’opportunità per vedere la città da una prospettiva inedita, lontana dalla frenesia dei luoghi più turistici. Con la sua posizione privilegiata, il campanile di San Giorgio è un osservatorio ideale per scoprire il cuore pulsante della laguna e oltre. Inoltre, la Fondazione Giorgio Cini, ospite di mostre e eventi culturali di prestigio, arricchisce ulteriormente l’esperienza. Se avrete la fortuna di visitarlo in una giornata di “stravedamento”, l’esperienza sarà ancora più memorabile. Venezia, in tutta la sua bellezza, si rivelerà sotto una luce straordinaria.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

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