I Segreti di Venezia: La tela dipinta più grande del Mondo e il Migrant Child di Banksy – Sestiere di Dorsoduro

Benvenuti nella serie “I Segreti di Venezia”, un viaggio senza tempo tra le intriganti vicende della città lagunare. Oggi andiamo a scoprire un primato della Chiesa di San Pantalon a Dorsoduro e un’opera iconica di Banksy.

Chi l’ha realizzata, quando e quanto misura:
Si tratta di un vero record, per il quale dobbiamo essere grati al “Martirio e la Gloria di San Pantaleone” realizzato da un artista italiano, Giovanni Antonio Fumiani che, tra il 1680 ed il 1704, in ben 24 anni di solerte lavoro, ha prodotto un autentico capolavoro che misura circa 443 metri quadrati, detenendo un primato assoluto e difficilmente eguagliabile nel Mondo, quello della tela dipinta più grande tra tutte.

La spoglia facciata della chiesa di San Pantalon

La prima impressione e poi la seconda, quella che conta, con un sentore di teatralità:
Da fuori la chiesa si presenta rigorosa e spoglia, ma non appena entrati si ha subito la sensazione di dover alzare gli occhi al cielo e, come per magia, si sprofonda in un vero racconto visivo, in cui si dipanano i momenti cruciali della vita di San Pantaleone, martire cristiano, morto per mano mano del tetrarca Galerio Massimiano, appunto come impresso nella tela. Non stupitevi, il Fumiani infatti era uno specialista di scenografie teatrali.

La volta della chiesa, adornata dalla tela più grande del Mondo

Qualche informazione sul Santo e una tragica leggenda:
Si narra che provenisse da una famiglia agiata e che solo la madre fosse cristiana. Durante la giovinezza, egli conobbe e abbandonò la fede cristiana per intraprendere la carriera medica. Un sacerdote lo convertì, ma quando ereditò la ricchezza del padre dopo la sua morte, alcuni rivali, invidiosi della sua fortuna, lo denunciarono all’imperatore. Questi, Diocleziano, gli fatta salva la vita se avesse rinunciato alla sua fede, ma Pantaleone non solo la mantenne salda, ma arrivò a difenderla a spada tratta, compiendo miracoli di guarigione.

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L’imperatore così non ebbe altra scelta che condannarlo a morte. Inizialmente fu condannato al rogo, ma le fiamme si spensero. Successivamente tentarono di immergerlo nel piombo fuso, ma questo si raffreddò inspiegabilmente. Provarono in innumerevoli modi a torturarlo e ucciderlo, ma vi riuscirono solo decapitandolo dopo che egli chiese a Dio di perdonare i suoi carnefici.

Circa l’autore della tela pare esser morto cadendo dalle impalcature mentre stava finendo gli ultimi ritocchi della sua maestosa opera.

Aggiornamento del luglio 2025: l’opera di Banksy citata in questo articolo è stata provvisoriamente rimossa per restauro. Non è ancora chiaro se verrà ricollocata nel medesimo punto o se invece troverà il una destinazione diversa in città. Ma per trasparenza, sappiate quando leggerete questo articolo che per quanto concerne l’opera dello Street Artist famoso in tutto il mondo è contestualizzato in un’epoca in cui l’opera era tuttora su quel muro.

video della situazione attuale

Aguzzate la vista, Banksy è tra noi

Cosa c’entra Banksy e perchè avrebbe collocato proprio qui il suo “Migrant Child”?
C’entra eccome, ci troviamo a 100m da Campo Santa Margherita e poco più dall’Università di Ca’ Foscari, quindi si tratta di un luogo di passaggio, frequentatissimo dai giovani e non solo. L’artista ha valutato questa zona come il punto ideale per lanciare la sua denuncia e costringerci a riflettere sulla crisi geopolitica in atto, oltre che sul tema dei migranti e delle drammatiche morti in mare. Il graffito stesso, esposto continuamente alle maree che cambiano ogni sei ore, potrebbe essere interpretato come una metafora della complessità e della mutevolezza della situazione migratoria via mare.

Un dettaglio ravvicinato dell’opera di Banksy Migrant Child

In conclusione:
In conclusione, la Chiesa di San Pantalon e il suo straordinario dipinto di Giovanni Antonio Fumiani rappresentano un prezioso tesoro artistico e storico per la città di Venezia. Attraverso le imponenti dimensioni della tela e la maestria dell’artista, ci viene offerta una finestra sulla vita e sul martirio di San Pantaleone, arricchendo il tessuto culturale della città lagunare. Inoltre, la presenza del graffito di Banksy, “Migrant Child”, nei pressi della chiesa, aggiunge un elemento contemporaneo e provocatorio, invitandoci a riflettere sulle sfide attuali della migrazione e sulla complessità della condizione umana. Questo connubio tra passato e presente, tra un’arte classica e una declinazione contemporanea, rende la Chiesa di San Pantalon non solo un luogo di culto, ma anche un crocevia di storie e riflessioni che continuano a suscitare interesse e dibattito attraverso metafore visive.

In questa città ricca di misteri e di segreti, ogni vicolo nasconde un aneddoto prezioso da tramandare, e la mia missione è cercare di incuriosirvi e regalandovi, una tessera di puzzle per volta, un quadro variopinto della storia locale da un punto di vista inedito. Continuate a seguire questa rubrica e lasciatevi incantare dalle meraviglie di Venezia, un passo alla volta.

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