
14 Dicembre – Pellestrina
Santa proseguì verso sud, diretto all’altro borgo che componeva l’isola, ma prima avrebbe incontrato la frazione di Portosecco, un centro abitato che faceva parte di San Pietro in Volta. Le case colorate si alternavano, unite l’una all’altra lungo il fronte lagunare. La quiete regnava sovrana, ma, a un certo punto, Santa fu attratto da una cosa curiosa. Sulla sinistra, in un piccolo campo, gli apparve una chiesa stretta, quasi abbracciata dalla canonica che si sovrapponeva su parte della facciata. Era dedicata a Santo Stefano e, dall’esterno, non appariva tanto diversa da quella dedicata a San Pietro incontrata il giorno prima. Trovò l’uscio aperto e fece capolino. Si avvicinò all’altare, poi si diresse più a destra. Qui si trovava una statua di una Madonna con bambino, presso la quale affidò un’accurata preghiera per il buon esito della sua missione. Una volta uscito dalla chiesa e dall’intimo campo che l’ospitava, riprese il suo cammino verso sud. Alcuni rovi gli fecero tornare alla mente ciò che aveva imparato da Luca, facendolo sorridere con quella tenera amarezza che si fa agrodolce nel ricordo di una persona speciale, difficile da ritrovare. Poteva scegliere se proseguire sul lato del mare o continuare sul fronte lagunare. Nonostante non comprendesse del tutto il motivo, si ricordò di qualcosa che aveva sentito il giorno prima da alcuni residenti mentre mangiava alla locanda. Essi alludevano “all’andare a casa per marina” (cioè sul lato del mare) come una scelta fatta da chi non voleva vedere nessuno, per un’onta o una sconfitta bruciante. Ne era rimasto così colpito che decise di proseguire sul fronte lagunare, lungo una pista ciclopedonale che prometteva paesaggi incredibili. Camminò a lungo, incrociando solo gatti selvatici, gabbiani e acque. Il sole continuava il suo percorso nel cielo e, dopo aver superato capannoni abbandonati e spazi vuoti popolati di canneti, con una curva contro curva, giunse all’altezza di un cantiere navale dall’aspetto storico, ma riammodernato per gestire i mezzi del servizio pubblico nautico. Qui sgranò gli occhi alla vista di un’altra chiesa isolana, modesta e piccola, alta sì e no quattro o cinque metri, dipinta di giallo con inserti bianchi. Proseguì ancora, intravedendo un altro campanile, il terzo dall’inizio del suo viaggio sull’isola. Poco prima, un campiello con i colori più vivaci di tutta l’isola — arancione, giallo, blu, rosso, verde e altri ancora — creava un’esplosione di colore. Quest’isola, questi borghi, declinavano moduli simili in maniera originale e diversa in ciascuna zona. Santa vide persone, venditori ambulanti di frutta, verdura e generi di prima necessità, tutti con il loro furgone telato. Incontrò un ex ospedale e diversi bar. Tra ieri e oggi, aveva già visto due campi da calcio. Ma lo stupore maggiore lo colse quando, dopo aver realizzato che solo nel secondo borgo c’erano quattro chiese, scoprì che una di queste era dedicata a un’apparizione mariana a un ragazzino dell’isola. Quest’isola pareva avere un legame, un filo rosso che la connetteva al senso della fede intrecciato alla vita marinara. A un certo punto, sul finire delle case, colto dalla curiosità di vedere il mare, salì una scalinata in marmo dai piccoli gradini. Lì, dove quello che i locali chiamavano “monton” per la sagoma quasi collinare, si interrompeva lasciando visibile la muraglia marmorea — i “murazzi” — costruita lì e al Lido di Venezia a difesa delle terre “rubate” al mare. Fu lì che lo stupore lo colse maggiormente, per la forza di quell’azzurro su azzurro che dialogava segretamente con l’altro lato della laguna. Attraversò le sabbie per arrivare al bagnasciuga, attratto da uno spettacolo naturale inconsueto. Vide file di granchi che camminavano in orizzontale e alcuni di questi sembravano armati a mo’ di spada con dei pezzettini di legno. Li osservò sorridendo, incuriosito dalla loro frenesia nel tuffarsi in acqua, quasi come se avessero un senso del ritmo. Fu proprio in quel momento che un colpo di vento improvviso spostò della sabbia leggera e secca vicino a Santa, e da essa emerse un pezzetto di legno su cui da tempo il mare non posava più la sua forza. A tratti si presentava bucherellato ed era di un colore più vicino a quello del marmo bianco o della cenere che a quello del legno giovane intonso. Lo avvicinò al naso; sarà stato spesso tre centimetri e lungo dieci, emanava un sentore salmastro. Chissà per quanti chilometri aveva navigato prima di trovare riposo vicino al bagnasciuga, ma all’asciutto. Decise che questo simbolo di resilienza sarebbe stato il giusto ingrediente per testimoniare la forza di un litorale lungo undici chilometri, abbracciato dalle acque su tutti i suoi lati, sottile e oblungo. Il bastoncino, così come l’isola, rappresentava la prova di come fascinosità e bellezza non passino necessariamente dalla via più facile, ma trovino origine anche nelle difficoltà che affrontiamo nella vita.
A domani con un nuovo capitolo!
Ingredienti della Luce raccolti finora: Acqua del fiume Piave, Acqua agrodolce della foce del Sile, fango in scatola, frammento del Ponte del Diavolo, intonaco color cielo, rametto di vitigno, stelo di carciofo, bastoncini di liquirizia amarissimi, piume di gufo, candela consumata, pignette di cipresso, ceneri d legno di tasso, guscio di murice spinoso “garusolo” con ali nere dipinte dal pittore, legno resiliente levigato dal mare.
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I capitoli e le date di uscita:
01 Dicembre – Santa Maria di Piave
02 Dicembre – Foce del Sile
03 Dicembre – Lio Piccolo
04 Dicembre – Isola di Torcello
05 Dicembre – Isola di Burano
06 Dicembre – Isola di Mazzorbo
07 Dicembre – Isola di Sant’Erasmo
08 Dicembre – Isola delle Vignole
09 Dicembre – Isola della Certosa
10 Dicembre – Isola di San Francesco del Deserto
11 Dicembre – Isola di Poveglia
12 Dicembre – Località Malamocco
13 Dicembre – San Pietro in Volta
14 Dicembre – Pellestrina
15 Dicembre – Cà Roman
16 Dicembre – Chioggia
17 Dicembre – Sottomarina
18 Dicembre – Isola di San Lazzaro degli Armeni
19 Dicembre – Sestiere Castello
20 Dicembre – Isola della Giudecca
21 Dicembre – Sestiere Dorsoduro
22 Dicembre – Sestiere San Polo
23 Dicembre – Sestieri San Polo, San Marco e Castello
24 Dicembre – Sestiere di San Marco
25 Dicembre – Sestiere Castello
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