
6 Dicembre – Mazzorbo
Attraversando il ponte Longo, che “avvicina” le due isole contigue, Santa si interrogava su uno scenario ipotetico: se il mondo animale non fosse tanto superiore a quello umano, ma alla pari in intelletto e capacità, sarebbe in grado di elevarsi a esempio e condurre l’umanità a braccetto verso un livello superiore? Oppure esalterebbe i difetti che già ci qualificano come umani? Non lo sapremo mai, ma ogni tanto è bello rifletterci su. Giunto a Mazzorbo, gli si presentò subito un bivio: tenendo la sinistra sarebbe giunto al cimitero, mentre tenendo la destra avrebbe imboccato una calle tra due file di case. Santa scelse questa seconda opzione. Per quanto non fosse particolarmente scaramantico, si sarebbe sentito a disagio a percorrere la strada del cimitero per compiere una tappa della sua ricerca degli Ingredienti della Luce. Mormorando compiaciuto, si diresse a destra. Le case erano variopinte anche qui, ma in modo più tenue, meno sgargiante, con un aspetto locale e geometrie più moderne: un buon tentativo di costruire in armonia con l’ambiente. D’un tratto, Santa si ricordò perché conosceva il nome di Mazzorbo: era famosa per i suoi filari di vitigni, da cui si ottiene un vino che, in passato, aveva trovato accanto a dei biscotti lasciati da un bambino veneziano davanti al camino in attesa del suo arrivo. Ne serbava un eccellente ricordo—del vino, s’intende; il bambino era un monello viziato, cui non bastarono quattro o cinque sacchi di carbone per redimersi. Camminando per l’isoletta in lungo e in largo, arrivò ai filari. Lì, un contadino segnato dalla fatica lo squadrò da capo a piedi, come si fa con i forestieri nei piccoli paesi, esordendo così dopo essersi appoggiato alla recinzione con una mano: “Salve, buon uomo, cosa la porta quaggiù?” E Santa: “Stamane mi aggiravo per Burano e, meglio che non le dica chi, che se no mi prenderebbe per squinternato, mi ha consigliato di scoprire quest’isola, dove ben vedo che il dialogo tra uomo e terra si mantiene florido.” Il contadino rispose: “Ha ragione, sulle mie mani una veggente ci leggerebbe il passato, non il futuro. Guardi…” Mostrò i palmi con fierezza: “Ogni grinza, ogni ruga, ogni ferita, tutto per amore dei miei vitigni.” Santa, stupefatto, rispose: “Caspita! Le sue cicatrici fanno concorrenza alle fatiche d’Ercole; ha i tratti dell’eroe la sua dedizione.” “No,” rispose l’uomo, “quella di un uomo che ama la sua terra, la benedice col suo lavoro e gode dei suoi frutti. Ha mai saggiato la bontà di queste uve?” Disse, tirando fuori un grappolo da uno zainetto rosso scuro che custodiva le sue cose. Santa avvicinò le dita con riverenza a quegli acini preziosi, offerti attraverso la rete che pareva unirli anziché dividerli, e se li portò alla bocca, due o tre. Il suo volto ebbe un sussulto gioioso: dovevano essere deliziosi. “La ringrazio, questo suo assaggio vale tantissimo per me.” E lui: “L’uva è presente o sorgente primigenia di svariati eventi miracolosi per chi, come me, crede e ha fede. Sa essere frutto aspro, come il lavoro e la cura che necessita, ma ripaga, come ogni sacrificio ben riposto.” “Posso chiederle, a memoria del nostro incontro, un rametto privo di frutti dai suoi filari?” Il contadino, felice di accontentarlo, rispose: “Certo.” Santa lo ringraziò, ponendolo nel sacco di juta, sorrise al contadino generoso e si ripeté in un sussurro, tornando sui suoi passi: “È proprio vero, i piccoli gesti emanano una luce speciale che si riflette nella quotidianità come un riverbero gioioso che, nella terra, trova un suolo fecondo su cui radicarsi. La speranza non muore mai,” disse infine a sé stesso.
A domani con un nuovo capitolo!
Ingredienti della Luce raccolti finora: Acqua del fiume Piave, Acqua agrodolce della foce del Sile, fango in scatola, frammento del Ponte del Diavolo, intonaco color cielo, rametto di vitigno.
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I capitoli e le date di uscita:
01 Dicembre – Santa Maria di Piave
02 Dicembre – Foce del Sile
03 Dicembre – Lio Piccolo
04 Dicembre – Isola di Torcello
05 Dicembre – Isola di Burano
06 Dicembre – Isola di Mazzorbo
07 Dicembre – Isola di Sant’Erasmo
08 Dicembre – Isola delle Vignole
09 Dicembre – Isola della Certosa
10 Dicembre – Isola di San Francesco del Deserto
11 Dicembre – Isola di Poveglia
12 Dicembre – Località Malamocco
13 Dicembre – San Pietro in Volta
14 Dicembre – Pellestrina
15 Dicembre – Cà Roman
16 Dicembre – Chioggia
17 Dicembre – Sottomarina
18 Dicembre – Isola di San Lazzaro degli Armeni
19 Dicembre – Sestiere Castello
20 Dicembre – Isola della Giudecca
21 Dicembre – Sestiere Dorsoduro
22 Dicembre – Sestiere San Polo
23 Dicembre – Sestieri San Polo, San Marco e Castello
24 Dicembre – Sestiere di San Marco
25 Dicembre – Sestiere Castello
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