Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #11 Il Conclusione del viaggio

Ciao, nella decima puntata abbiamo creato poesie partendo da libri esistenti, cancellando le parole che non risultavano utili al nostro scopo.

Oggi, nell’ultima lezione del corso andremo a discutere di tempi, modi, spazi poetici ed anche di come gestire il backup delle nostre opere.

Siete stati dei compagni di viaggio incredibili e sono orgoglioso di vedervi qui, al mio fianco, fino a questo punto. Abbiamo esplorato il vasto mondo della poesia, dalle sue radici antiche alle forme moderne, dalle emozioni profonde alle critiche sociali taglienti. Abbiamo attraversato secoli di storia letteraria, da Dante a Pascoli, dalla Dickinson ai cantautori. Abbiamo analizzato sonetti, versi giocosi e persino esercizi di caviardage. Spero che questo percorso abbia ispirato la vostra passione per la poesia e vi abbia arricchito di nuove conoscenze e competenze.

Riflettiamo ora sui tempi, modi e spazi poetici, non fatevi mai incalzare dalla smania di creare qualcosa, siate coraggiosi ed adagiate la penna o la tastiera se sentite che non siete nel giusto mood. Non forzate mai il vostro stile per assecondarne un altro, la vostra singolarità risiede nell’essere fedeli al tono che vi rende unici. Trovate il vostro luogo “sacro” all’ispirazione poetica, sia esso una stanza, un parco, un paesaggio, un suono o una voce. Gli spazi, sia fisici che emotivi, contribuiscono a plasmare il significato di una poesia. Non dimenticate che la poesia è un linguaggio sfacciato e cangiante, capace di toccare le corde più intime di alcuni e di allontanare altri. Il vostro stile poetico sarà un riflesso unico della vostra anima e, inevitabilmente, attirerà reazioni diverse. Alcuni saranno affascinati da esso, altri potrebbero respingerlo. Tuttavia, se avvertite la poesia pulsare dentro di voi, non trattenetela. Lasciatela fluire in tutta la sua autenticità. Perché, alla fine, la poesia è un viaggio personale, un modo per esplorare il mondo e sé stessi attraverso le parole, e ognuno di noi ha la propria strada da percorrere in questo meraviglioso universo poetico.

Mi raccomando, a parte la carta, digitalizzate il vostro archivio.

Oltre all’uso, ad esempio, di Google Drive, ci sono altre buone pratiche e strumenti che potresti consigliare agli autori per il backup delle loro opere:

  1. Backup su dispositivi fisici: conservate copie delle vostre opere su dispositivi fisici come unità USB o dischi rigidi esterni. Questi dispositivi offrono una protezione aggiuntiva in caso di problemi con la connettività Internet o di accesso ai servizi cloud.
  2. Utilizzo di servizi di hosting di blog o siti web: Se pubblicate i vostri contenuti online, utilizzate piattaforme di hosting di blog o siti web che offrono il backup automatico dei dati. Molte di queste piattaforme consentono di ripristinare facilmente il contenuto in caso di perdita.
  3. Considera le licenze: Puoi scegliere di concedere determinati diritti o autorizzazioni agli altri tramite licenze. Ad esempio, molte opere creative sono pubblicate sotto licenze Creative Commons, che consentono ai lettori di utilizzare l’opera in determinati modi specificati dall’autore.
  4. Utilizza dichiarazioni di copyright: Aggiungi una dichiarazione di copyright all’inizio delle tue opere, indicando il simbolo del copyright (©), l’anno di creazione e il tuo nome. Questo avvisa chiaramente i lettori o gli utenti che l’opera è protetta da copyright ed è un’opera prodotta dal tuo intelletto.
  5. Monitora l’uso non autorizzato: Rimanere vigili nell’individuare l’uso non autorizzato delle proprie opere è essenziale. Puoi utilizzare strumenti online, come motori di ricerca specializzati o servizi di monitoraggio del copyright, per aiutarti a individuare l’uso non autorizzato.

Ma, se ve lo steste chiedendo, da chi mi sono fatto assistere nel mio percorso di pubblicazione dei volumi di poesie della mia collana “Komorebi”? Ebbene, mi sono avvalso dell’assistenza e della professionalità di una casa editrice che si occupa di “Self publishing” e che, qualora servisse, offre servizi di consulenza e assistenza professionali intorno ad ogni aspetto di un libro. Vi sto parlando di Youcanprint, questo è il mio profilo autore.

Ovviamente non sono gli unici, non pretendo che siano i campioni del mondo nella categoria, ma vi porto solo il mio esempio, in modo che sappiate che, nel dubbio, io ci sono già passato e, anzi, se vi serve qualche consiglio sono a disposizione a questa email: trarealtaesogno.com[NOSPAM]@gmail.com (ovviamente le parentesi quadre e la parola no-spam non fanno parte della mail).

Se Emily potesse davvero parlarci, ne sono certo, ci direbbe questo ora:

“Cari poeti e carissime poetesse, ricordate che ogni parola che create è un pezzo del vostro cuore. Fatela risplendere, custoditela con amore e condividetela con il mondo. Siate audaci, siate veri, siate poeti.”

Nota conclusiva dell’autore:

In queste 11 puntate, abbiamo compiuto un viaggio attraverso le profondità dell’anima poetica, esplorando ogni angolo di quell’universo, dalla sua storia millenaria alle forme più moderne e sperimentali. Abbiamo imparato a riconoscere sonetti e poesie giocose, a esprimere emozioni profonde e critiche taglienti attraverso le parole. Abbiamo scoperto il potere dell’ironia, del sarcasmo e dell’umorismo nella poesia, e abbiamo persino sperimentato il caviardage.

Ora, mentre concludiamo questo corso, si chiude un cerchio. Siete pronti a iniziare il vostro viaggio poetico personale, armati di conoscenze e ispirazione. Quello che me ne rende certo è che, se siete giunti fino a qui, di certo siete dotati di animo poetico, che poi lo siate in potenza o in atto sta a voi scoprirlo. La poesia è un mondo infinito da esplorare, e ognuno di voi ha il potere di scriverne nuovi capitoli. Siate audaci, siate veri, siate poeti. Il mondo attende di ascoltare la vostra voce.

Grazie per essere stati parte di questo straordinario viaggio, vi ringrazio con tutto il cuore ed esattamente come un poeta può fare, dedicandovi una poesia, il Komorebi 340, che farà parte del mio prossimo libro, ancora in creazione e che spero vedrà la luce nel 2024 a chiusura di questa fase poetica che, non chiuderà la mia ispirazione, ma semplicemente cambierà, a Dio piacendo, direzione.

340
Poesia
È ciò che ci muove
Come luce
In direzione 
Di goccia di pioggia
O verso prisma
Per sprigionare 
Arcobaleni 
E stupore
Negli occhi di chi
Incredulo
Cogliendo tra le righe
L’emozione altrui
Facendola propria
Tramuta emozioni
Impalpabili
In parole
E gote rubino
In storie d’amore
Tra realtà e sogno

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Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #10 Il Caviardage: Scolpire la Poesia

Ciao, nella nona lezione abbiamo imparato che la poesia può assurgere a spada satirica con cui farsi beffe di chicchessia.

Oggi invece andremo a scoprire una tecnica di creazione di testi e poesia decisamente alternativa e curiosa, ideale sia per sperimentare nuove esperienze, sia per provare a trovare ispirazione in maniera diversa dagli approcci più tradizionali.

Cos’è il Caviardage?

Il caviardage è un esercizio di scrittura creativa che coinvolge la selezione mirata e la cancellazione di parole o frasi da un testo scritto esistente, come un libro, una poesia o un articolo.

L’obiettivo principale del caviardage è trasformare il testo originale in qualcosa di nuovo e significativo, spesso creando una nuova opera poetica o narrativa. Questa pratica poetica e artistica è nata come una forma di sperimentazione letteraria, in cui gli autori rimuovono parti del testo originale per rivelare nuovi significati o sottolineare concetti specifici. Il caviardage sfida le convenzioni tradizionali della scrittura e invita gli artisti a esplorare la creatività attraverso la manipolazione del linguaggio e della struttura del testo.

È un modo intrigante per esplorare la reinterpretazione e la trasformazione dei testi esistenti.

Lavoro realizzato con Metodo Caviardage –
Tina Festa – 28 giugno 2013

L’uso del caviardage come tecnica letteraria è stato promosso da autori come Tristan Tzara, uno dei fondatori del Dadaismo, e André Breton, il principale teorico del Surrealismo. Questi artisti erano noti per sperimentare con nuovi modi di creare e interpretare il testo, inclusi metodi come la scrittura automatica e il caviardage.

Quindi, il caviardage come tecnica letteraria ha le sue radici in queste avanguardie del XX secolo, ma è continuato a essere esplorato e utilizzato da autori e artisti contemporanei.

Ma ora che abbiamo capito di coa si tratta, quali step devo seguire per sperimentare l’arte del caviardage?

Comincia scegliendo un libro!
La scelta del libro per il caviardage è una decisione personale che dipende dai tuoi interessi e dalla tua preferenza. Tuttavia, ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a scegliere un libro adatto:

  1. Un libro che conosci bene: Scegli un libro che hai letto più volte o conosci molto bene. Questo ti permetterà di avere familiarità con il testo originale e ti aiuterà a selezionare parole in modo più efficace.
  2. Un libro che ti ispira: Seleziona un libro che ti ispira o che ti è particolarmente caro. Potresti essere più motivato a lavorare con un testo che ti emoziona.
  3. Un libro con un testo ricco: Scegli un libro che abbia un testo ricco di parole e frasi interessanti. Questo renderà il processo di selezione delle parole più interessante e stimolante.
  4. Un libro di pubblico dominio: Considera la possibilità di scegliere un libro di pubblico dominio, come opere classiche, che possono essere utilizzate liberamente senza problemi di copyright.
  5. Un libro con una trama semplice: Se preferisci concentrarti sulle parole piuttosto che sulla trama, potresti optare per un libro con una trama più semplice o lineare. In questo modo, potrai concentrarti maggiormente sulla selezione delle parole.
  6. Un libro che ami rileggere: Se pensi di voler rileggere il libro caviardato, scegli un testo che ti piaccia molto. Potresti scoprire nuovi significati nel testo originale attraverso il processo di caviardage.
  7. Un libro nella tua lingua preferita: Se stai facendo il caviardage in una lingua diversa dalla tua lingua madre, potresti preferire un libro scritto nella tua lingua preferita per avere una migliore comprensione del testo originale.

In generale, il libro che scegli dovrebbe ispirarti e offrirti abbastanza materiale da selezionare e caviardare in modo creativo. Ricorda che il caviardage è un esercizio di creatività e interpretazione, quindi divertiti nel fare la tua scelta e se vuoi creare poesie a tema naturalistico o romantico… non scegliere un libro di algebra!

Il processo di caviardage coinvolge diverse fasi operative:

  1. Selezione del Testo: Inizialmente, si seleziona un testo di partenza, che può essere un libro, una poesia, un articolo o qualsiasi altra forma di scrittura. Questo testo servirà da base per il processo di caviardage.
  2. Analisi del Testo: Si legge attentamente il testo di partenza per comprenderne il contenuto e le tematiche. Questa analisi aiuta a identificare le parole, le frasi o le sezioni che si desidera evidenziare, modificare o eliminare.
  3. Selezione delle Parole o Frasi: Si scelgono le parole o le frasi specifiche da evidenziare o da eliminare. Questa selezione può essere basata su criteri tematici, stilistici o creativi, a seconda degli obiettivi dell’artista.
  4. Cancellazione o Evidenziazione: Si procede quindi a cancellare fisicamente le parole o le frasi selezionate dal testo originale oppure si evidenziano in modo visivo o attraverso altro mezzo, a seconda del medium utilizzato (carta, computer, ecc.).
  5. Creazione della Nuova Opera: Dopo aver apportato le modifiche desiderate al testo originale, si considera il risultato come una nuova opera.

Esempi personali di Caviardage:

Immaginando di chiedere a Emily come approccerebbe questo stile poetico lei ci potrebbe dire:

Se stessi considerando il caviardage come veicolo per il mio stile poetico personale, inizierei con l’amore per la brevità e la suggestione che caratterizzano le mie poesie. Potrei selezionare i versi di un autore classico o un componimento celebre e, con un tocco personale, cancellare o evidenziare le parole che catturano il mio pensiero o il mio stato d’animo del momento. Questo processo di “taglio e cucito” delle parole darebbe vita a una nuova poesia, dove i vuoti e le parti evidenziate conterebbero tanto quanto le parole stesse. Il caviardage sarebbe il mio strumento per esplorare il potere dell’ellissi e dell’immaginazione del lettore, invitandolo a completare le frasi in modo unico e personale. In questo modo, ogni lettore diventerebbe parte integrante della mia poesia, unendo le proprie emozioni e interpretazioni alla mia espressione poetica.

In conclusione, il caviardage rappresenta un’affascinante forma di espressione poetica in cui le parole diventano tessere di un mosaico letterario, un puzzle che il lettore è invitato a completare con la sua immaginazione. Come Emily Dickinson avrebbe potuto sottolineare, questa tecnica è un riflesso dell’arte poetica stessa, in cui la brevità e la suggestione possono rivelare profonde verità interiori. Il caviardage ci invita a esplorare nuovi mondi di significato nelle parole altrui, e nello stesso tempo, a plasmare il testo secondo la nostra visione personale. È un connubio di creatività condivisa tra autore e lettore, una danza poetica in cui ogni passo è un’opportunità per rivelare la bellezza e la complessità delle parole e delle emozioni umane.

Con questa decima puntata il nostro affascinante viaggio nel mondo della poesia sta giungendo alla sua ultima tappa. Non perdete l’episodio finale, dove discuteremo di tempi, modi, spazi poetici, ma anche di come gestire il backup delle nostre opere, insomma di tutto un po’. Sarà un’esperienza da non mancare, un’ultima occasione per immergersi nella bellezza delle parole e delle emozioni. Vi aspetto per concludere questo straordinario viaggio insieme, con la gratitudine di avervi avuto come compagni di questo meraviglioso viaggio nella poesia.

Trarealtaesogno: Il Corso di Poesia – #11 Conclusione del viaggio..

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