Ciao, nella decima puntata abbiamo creato poesie partendo da libri esistenti, cancellando le parole che non risultavano utili al nostro scopo.

Oggi, nell’ultima lezione del corso andremo a discutere di tempi, modi, spazi poetici ed anche di come gestire il backup delle nostre opere.
Siete stati dei compagni di viaggio incredibili e sono orgoglioso di vedervi qui, al mio fianco, fino a questo punto. Abbiamo esplorato il vasto mondo della poesia, dalle sue radici antiche alle forme moderne, dalle emozioni profonde alle critiche sociali taglienti. Abbiamo attraversato secoli di storia letteraria, da Dante a Pascoli, dalla Dickinson ai cantautori. Abbiamo analizzato sonetti, versi giocosi e persino esercizi di caviardage. Spero che questo percorso abbia ispirato la vostra passione per la poesia e vi abbia arricchito di nuove conoscenze e competenze.
Riflettiamo ora sui tempi, modi e spazi poetici, non fatevi mai incalzare dalla smania di creare qualcosa, siate coraggiosi ed adagiate la penna o la tastiera se sentite che non siete nel giusto mood. Non forzate mai il vostro stile per assecondarne un altro, la vostra singolarità risiede nell’essere fedeli al tono che vi rende unici. Trovate il vostro luogo “sacro” all’ispirazione poetica, sia esso una stanza, un parco, un paesaggio, un suono o una voce. Gli spazi, sia fisici che emotivi, contribuiscono a plasmare il significato di una poesia. Non dimenticate che la poesia è un linguaggio sfacciato e cangiante, capace di toccare le corde più intime di alcuni e di allontanare altri. Il vostro stile poetico sarà un riflesso unico della vostra anima e, inevitabilmente, attirerà reazioni diverse. Alcuni saranno affascinati da esso, altri potrebbero respingerlo. Tuttavia, se avvertite la poesia pulsare dentro di voi, non trattenetela. Lasciatela fluire in tutta la sua autenticità. Perché, alla fine, la poesia è un viaggio personale, un modo per esplorare il mondo e sé stessi attraverso le parole, e ognuno di noi ha la propria strada da percorrere in questo meraviglioso universo poetico.
Mi raccomando, a parte la carta, digitalizzate il vostro archivio.
Oltre all’uso, ad esempio, di Google Drive, ci sono altre buone pratiche e strumenti che potresti consigliare agli autori per il backup delle loro opere:
- Backup su dispositivi fisici: conservate copie delle vostre opere su dispositivi fisici come unità USB o dischi rigidi esterni. Questi dispositivi offrono una protezione aggiuntiva in caso di problemi con la connettività Internet o di accesso ai servizi cloud.
- Utilizzo di servizi di hosting di blog o siti web: Se pubblicate i vostri contenuti online, utilizzate piattaforme di hosting di blog o siti web che offrono il backup automatico dei dati. Molte di queste piattaforme consentono di ripristinare facilmente il contenuto in caso di perdita.
- Considera le licenze: Puoi scegliere di concedere determinati diritti o autorizzazioni agli altri tramite licenze. Ad esempio, molte opere creative sono pubblicate sotto licenze Creative Commons, che consentono ai lettori di utilizzare l’opera in determinati modi specificati dall’autore.
- Utilizza dichiarazioni di copyright: Aggiungi una dichiarazione di copyright all’inizio delle tue opere, indicando il simbolo del copyright (©), l’anno di creazione e il tuo nome. Questo avvisa chiaramente i lettori o gli utenti che l’opera è protetta da copyright ed è un’opera prodotta dal tuo intelletto.
- Monitora l’uso non autorizzato: Rimanere vigili nell’individuare l’uso non autorizzato delle proprie opere è essenziale. Puoi utilizzare strumenti online, come motori di ricerca specializzati o servizi di monitoraggio del copyright, per aiutarti a individuare l’uso non autorizzato.
Ma, se ve lo steste chiedendo, da chi mi sono fatto assistere nel mio percorso di pubblicazione dei volumi di poesie della mia collana “Komorebi”? Ebbene, mi sono avvalso dell’assistenza e della professionalità di una casa editrice che si occupa di “Self publishing” e che, qualora servisse, offre servizi di consulenza e assistenza professionali intorno ad ogni aspetto di un libro. Vi sto parlando di Youcanprint, questo è il mio profilo autore.
Ovviamente non sono gli unici, non pretendo che siano i campioni del mondo nella categoria, ma vi porto solo il mio esempio, in modo che sappiate che, nel dubbio, io ci sono già passato e, anzi, se vi serve qualche consiglio sono a disposizione a questa email: trarealtaesogno.com[NOSPAM]@gmail.com (ovviamente le parentesi quadre e la parola no-spam non fanno parte della mail).
Se Emily potesse davvero parlarci, ne sono certo, ci direbbe questo ora:
“Cari poeti e carissime poetesse, ricordate che ogni parola che create è un pezzo del vostro cuore. Fatela risplendere, custoditela con amore e condividetela con il mondo. Siate audaci, siate veri, siate poeti.”
Nota conclusiva dell’autore:
In queste 11 puntate, abbiamo compiuto un viaggio attraverso le profondità dell’anima poetica, esplorando ogni angolo di quell’universo, dalla sua storia millenaria alle forme più moderne e sperimentali. Abbiamo imparato a riconoscere sonetti e poesie giocose, a esprimere emozioni profonde e critiche taglienti attraverso le parole. Abbiamo scoperto il potere dell’ironia, del sarcasmo e dell’umorismo nella poesia, e abbiamo persino sperimentato il caviardage.
Ora, mentre concludiamo questo corso, si chiude un cerchio. Siete pronti a iniziare il vostro viaggio poetico personale, armati di conoscenze e ispirazione. Quello che me ne rende certo è che, se siete giunti fino a qui, di certo siete dotati di animo poetico, che poi lo siate in potenza o in atto sta a voi scoprirlo. La poesia è un mondo infinito da esplorare, e ognuno di voi ha il potere di scriverne nuovi capitoli. Siate audaci, siate veri, siate poeti. Il mondo attende di ascoltare la vostra voce.
Grazie per essere stati parte di questo straordinario viaggio, vi ringrazio con tutto il cuore ed esattamente come un poeta può fare, dedicandovi una poesia, il Komorebi 340, che farà parte del mio prossimo libro, ancora in creazione e che spero vedrà la luce nel 2024 a chiusura di questa fase poetica che, non chiuderà la mia ispirazione, ma semplicemente cambierà, a Dio piacendo, direzione.
340
Poesia
È ciò che ci muove
Come luce
In direzione
Di goccia di pioggia
O verso prisma
Per sprigionare
Arcobaleni
E stupore
Negli occhi di chi
Incredulo
Cogliendo tra le righe
L’emozione altrui
Facendola propria
Tramuta emozioni
Impalpabili
In parole
E gote rubino
In storie d’amore
Tra realtà e sogno

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