Goccia che precipiti dalle nubi
Tu sei anima del cielo
Pioggia di frammenti cupi
Veloce inesorabile velo
Bagni tutto il vivace borgo
Che di colpo si rende assorto
Nell’attesa del finire
Del tuo triste divenire
Seduto giaccio assai sereno
Mentre ascolto il tuo sospiro
Ticchettandomi all’ombrello
Mi richiami all’arcobaleno
Mi toglierà il respiro
Sarà vivace e bello
E in questo io me ne resto
Pur silente tristo e mesto
Che due gocce ogni tanto
Lavino il cuore affranto
Finché non scorgerò il sole
E morirò d’amor bruciando.